Milly Carlucci ricorda con affetto Raffaella Carrà raccontando cosa lascia in eredità la regina della televisione italiana a tutti coloro che sognano un futuro nel mondo dello spettacolo. Dopo aver partecipato in silenzio ai funerali, restando un passo indietro e mostrandosi solo prima che il carro funebre portasse via il feretro della Carrà, Milly Carlucci, in un’intervista rilasciata ai microfoni de Il Messaggero, ribadisce il proprio desiderio: intitolare l’Auditorium del Foro Italico a Raffaella Carrà “per onorarne la memoria e ricordare a tutti l’importanza del lavoro e della disciplina. quello che io chiamo il metodo Carrà. Ognuno, entrando lì, se ne ricorderebbe“, racconta la conduttrice di Raiuno che spiega come il metodo Carrà sia basato sulla dedizione e sulla pignoleria. “Raffaella era la prima ad entrare in studio e l’ultima ad uscire”, spiega.
Milly Carlucci e l’eredità di Raffaella Carrà
Raffaella Carrà non ha fatto la televisione, ma è stata la televisione attraversando decenni e dettando mode. Nel corso della sua carriera, la Carrà ha studiato, lavorato e sperimentato senza lasciare nulla al caso. Per regalare al proprio pubblico emozioni e programmi nuovi, non si limitava a chiudersi in uno studio televisivo, ma viaggiava per arricchire se stessa e di conseguenza anche gli altri. “Raffaella viaggiava, andava all’estero, si prendeva pause dal piccolo schermo e poi tornava. Studiava, andava al cinema e a teatro, ascoltava le persone. Il nostro è un lavoro basato sulla comunicazione, non sui like, sul rispetto del pubblico, non sulla fama facile fatta con un video di TikTok”, dice al Messaggero la Carlucci. Ma cosa lascia in eredità Raffaella Carrà? “Ci insegna che una donna intelligente è in grado, esattamente come un uomo, di essere il perno di un programma e di portare avanti un gruppo di lavoro facendo squadra con i suoi autori e collaboratori”, risponde Milly Carlucci.
Una fiction per raccontare Raffaella Carrà
Raffaella Carrà è stata una star, un’icola e un modella da seguire non solo per la sua generazione, ma anche per tutte quelle che sono venute dopo. Per mostrare anche ai più giovani chi è stata Raffaella Carrà potrebbe essere realizzata una fiction dedicata alla sua storia. A tal proposito, Milly Carlucci si dice favorevole aggiugendo quanto sarebbe difficile per l’attrice calarsi nei panni della grande Carrà. “Sarebbe meraviglioso, ma non invidio chi avrà l’onore e l’onere di interpretarla. Era un personaggio talmente vivo e unico che temo si tratti di un’operazione complicatissima”, conclude.