Milo, la città di Franco Battiato dove sorge la sua Villa Grazia
Qual era la città di Franco Battiato, il Maestro scomparso il 18 maggio dello scorso anno? Fu Milo il “centro di gravità permanente” del cantautore siciliano dove si era stabilito negli ultimi anni di vita, dopo aver lasciato Milano. Un legame forte, quello tra Battiato e la sua Sicilia, e ricordato anche dal sindaco del piccolo Comune di poco più di mille anime, in provincia di Catania: “Franco Battiato aveva scelto Praino, borgo ai piedi dell’Etna, e Villa Grazia, ritrovo di artisti e amici, come centro di gravità permanente della sua vita”, ha dichiarato il primo cittadino Alfio Cosentino, come riferisce Il Giornale di Sicilia.
La casa del cantautore de “La Cura”, “Villa Grazia”, si trovava proprio alle pendici dell’Etna dove Battiato trascorse gran parte della sua vita, fino alla sua dipartita. La sua casa di Milo, poco distante da quella dell’amico e collega Lucio Dalla, trovò spazio nella canzone del Maestro, Giubbe Rosse e presto diventerà un museo dedicato alla musica. “Abito in una casa di collina”, cantava Battiato nel suo brano, “e userò la macchina tre volte al mese. Con 2000 lire di benzina scendo giù in paese”.
Anche Lucio Dalla scelse Milo su consiglio di Franco Battiato
La villa di Franco Battiato sorge a Praino, frazione di Milo, paesino di mille abitanti circa alle pendici dell’Etna. Villa Grazia si estende su 800 metri quadrati completamenti immersi nel verde, con piscina, palestra, angoli dedicati al riposo ma soprattutto la vista mozzafiato sull’Etna e la costa ionica. Fu proprio Battiato a convincere Lucio Dalla a venire a Milo, dove avrebbe potuto godere della sua stessa assoluta tranquillità.
In estate il piccolo centro di Milo tende a rianimarsi quando in tanti cercano un po’ di refrigerio al caldo tipico della Sicilia tra i suoi vicoli. Milo si trova infatti a 700 metri sul livello del mare ed è circondato da boschi che rendono l’aria piacevolmente fresca e profumata anche in piena stagione estiva. L’arancio ed il giallo, i colori di Giovanni d’Aragona, si ritrovano nello stemma del Comune insieme alla croce di Sant’Andrea, patrono di Milo. Solo nel 1955 il Comune, compreso nel parco dell’Etna. si costituì staccandosi da quello di Sant’Alfio.