Franco Battiato è morto questa mattina, martedì 8 maggio, nella sua casa di Milo, sulle pendici orientali dell’Etna. Il cantatore siciliano, nato a Jonia nel 1943, aveva comprato il castello della famiglia Moncada negli anni ’80: “Prima di acquistare la dimora da dei nobili siciliani che ci venivano a svernare, mi sono preso tre notti per pensarci, poi ho sentito che potevo farlo. Era la fine degli anni Ottanta. Non ci vivo da solo, non me la sentirei: ho una certa servitù che mi aiuta, nella dependance vive una famiglia marocchina molto discreta. E poi ho la cuoca, che cucina in modo divino”, aveva raccontato al Corriere della Sera nel 2017. Dalla veranda della sua casa, dove meditava la mattina presto, Battiato poteva ammirare un panorama incredibile: “Da Taormina a Siracusa, cielo e mare meravigliosi e poi una vegetazione ricchissima con pini secolari, alcuni così inclinati che quasi toccano terra, alberi giapponesi che danno dei piccoli mandarini, pompelmi e aranci rigogliosi malgrado siamo a 800 metri”.
Milo: il paese in Sicilia dove è morto Franco Battiato
A Milo, mille abitanti a 700 metri d’altezza, dopo Franco Battiato aveva preso casa anche Lucio Dalla, che comprò anche il terreno attorno dove produceva il suo vino “Stron*etto dell’Etna”. Dopo la morte del cantautore bolognese, la casa fu venduta. “Franco era un amico, la sua scomparsa è una grande perdita, per lui faremo il lutto cittadino”, ha detto il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, a Repubblica dopo aver appreso la notizia della morte del suo noto concittadino. E ha aggiunto: “Con lui c’era grande amicizia e stima reciproca”. Il primo cittadino di Milo ha assicurato che sarà fatto qualcosa a perenne ricordo del cantautore siciliano. “Milo evidentemente è stato un posto mistico per essere stato scelto da lui: dalla sua casa si vedeva uno scorcio del porto di Giardini Naxos e la cupola della chiesa di Riposto”, ha concluso Cosentino.