Milo Infante, giornalista e conduttore, racconta come la sua famiglia vive il suo mestiere e il suo continuo contatto con la cronaca nera, con i casi più dolorosi come la scomparsa di Denise Pipitone. “Ci sono dei casi che io che io ricordo, che fanno parte di me, del mio percorso emotivo. Se un giornalista o un conduttore dovesse liberarsi di queste esperienze vissute quotidianamente probabilmente non riuscirebbe ad entrare in empatia, non riuscirebbe a essere partecipe di quello che racconta e sarebbe un impoverimento importante – racconta in collegamento a BellaMa’, trasmissione in onda su Rai 2 – Mi porto dietro tutto ma cerco di non farlo pesare alla mia famiglia. Non è che torno a casa triste, torno a casa felice di trovare la mia famiglia e vivo serenamente, tenendo però dentro a volte anche il dolore che ho raccontato”.



Proprio in merito al suo lavoro, Milo Infante riconosce che “con Piera Maggio e Piero Pulizzi si è instaurato un rapporto di affetto, di vicinanza, di amicizia. Ci sono stati anche dei momenti in cui ci siamo seduti alla stessa tavola, abbiamo festeggiato dei momenti importanti insieme e quindi va molto oltre quello che è il rapporto professionale”. Ne parla in termini di “fortissimo affetto perché questi genitori sono stati condannati a un ergastolo di sofferenza a cui qualcuno dovrebbe porre fine, e qualcuno siamo noi. Perché nessuno sta realmente cercando i rapitori della piccola Denise Pipitone. Bisognerebbe riprendere in mano tutta l’inchiesta, bisognerebbe avere la volontà, la forza e la voglia di riprendere in mano tutti i passaggi fondamentali delle ricerche di Denise nelle prime ore per riuscire a dare un nome e un volto ai suoi rapitori”.



Milo Infante “non potrei condurre serate divertenti. A casa è mia moglie a occuparsi delle cose serie”

Milo Infante, ospite in collegamento di BellaMa’, confessa che “nasco come cronista, ho imparato questo mestiere sulla strada. Non sarei mai in grado di condurre per esempio uno spettacolo, una serata divertente. Il mio mestiere è raccontare quello che accade e l’ho imparato giorno per giorno”. Si concede però anche qualche curiosità più leggera sulla sua vita privata: “io sono il re della casa, nel senso che dal punto di vista delle pulizie e della cucina ho strettamente in mano il controllo. Sono pater familias nella mia abitazione, per il resto è tutto in mano a mia moglie. Comanda lei, decide lei dalle vacanze alla gestione del bilancio familiare. Delle cose serie si occupa mia moglie”.



Milo Infante svela che, tra le sue manie casalinghe, “mi piace che la cucina sia intonsa anche dopo aver invitato gente a cena. Mentre cucini devi saper anche pulire soprattutto il piano di cottura, i piatti devono essere accompagnati dall’ordine e dalla pulizia”.