Milva e i suoi amori tormentati: il matrimonio con Maurizio Corgnati
La vita sentimentale di Milva è fatta di amori intensi e tormentati e, nel suo ricordo, c’è il ricordo anche degli uomini che hanno conquistato il suo cuore nel corso degli anni. L’amore più importante e travolgente per la compianta cantante è stato sicuramente quello con Maurizio Corgnati. Lei era all’inizio della sua carriera, lui era un affermato regista e produttore discografico: i due si conobbero durante la registrazione del programma televisivo Quattro passi tra le nuvole e subito si innamorarono.
Il matrimonio non tardò ad arrivare ed è datato 1961: due anni dopo, nel 1963, nasce la loro unica figlia Martina, oggi affermata storica dell’arte e critica d’arte. 22 anni di differenza, il loro amore all’epoca fece scalpore, sino alla separazione nel 1969. Il regista morì poi nel 1992 e la cantante ebbe sempre un ricordo speciale dell’amore più importante della sua vita, nonostante il breve matrimonio e la burrascosa separazione: “Penso alla morte di mio marito Maurizio Corgnati, che non ho saputo amare abbastanza, che ho fatto tanto soffrire“.
Milva: le relazioni con Mario Piave, Massimo Gallerani e Luigi Pistilli
Dopo Maurizio Corgnati, Milva ha instaurato una travolgente relazione con l’attore Mario Piave, nome d’arte di Domenico Serughetti. La loro relazione sentimentale fu piuttosto chiacchierata e, purtroppo, culminò con un fatto dolorosissimo. Dopo due tentativi di suicidio, l’attore morì nel 1979 a soli 39 anni ucciso da 5 colpi di pistola nella sua macchina, a Roma. La loro relazione era già finita, ma per Milva fu comunque una perdita importante considerata la loro relazione.
Dopo il fatto luttuoso, la cantante intrecciò una relazione con il filosofo e paroliere Massimo Gallerani, prima di ritrovare l’amore al fianco dell’attore e doppiatore Luigi Pistilli. La loro relazione fu piuttosto tormentata, segnata soprattutto dalle durissime dichiarazioni dell’attore rilasciate in un’intervista: “Milva non ama gli uomini, lei li mastica, le fanno comodo“. Alla fine, Pistilli le chiese perdono in un biglietto di scuse, prima di togliersi la vita nel 1996.