Tanti interventi stamane in diretta su Rai Uno a Storie Italiane in ricordo della grande Milva. Eleonora Daniele ha intervistato anche Pietruccio e Lallo dei mitici Dik Dik, che hanno esternato il loro ricordo della compiante artista scomparsa nella giornata di sabato: “L’abbiamo conosciuta nel 1969 al Festival di Sanremo – racconta Lallo – lei cantava “Un sorriso”, si era classificata terza. Nel 1993 ancora a al Festival di Sanremo, lei cantava una canzone incredibile di Negrini e Facchinetti, due dei Pooh, che era “Uomini addosso”, e in quella occasione ho scoperto l’artista, davvero eccezionale. La chiamavano la Pantera di Goro ma secondo me era la pantera rossa, l’unica viva in tutto il mondo”.
Ha quindi preso la parola Petruccio: “Milva l’ammiro perchè è riuscita tra le tanti cantanti a riciclarsi in un altro mondo. Sono andata a vederla insieme a Moni Ovadia al teatro e mi sono reso conto quanto fosse forte la sua presenza, era molto presente, riempiva il palco. Al termine dello spettacolo siamo andati a salutarla, è stata molto affettuosa e gentile, lei grazie a Strehler e alla sua capacità, riempiva il palco”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MILVA, IL RICORDO DI AL BANO “L’HANNO DIMENTICATA. MAURIZIO COSTANZO: “ERA GRANDE”
Tanti ospiti in collegamento stamane con Storie Italiane, puntata dedicata a Milva. Maurizio Costanzo ne ha parlato così: “Milva è uno strano caso, era importante come cantante e come donna. Era sempre importante Milva, venne qualche volta al Costanzo Show e ricordo come la platea rimaneva ipotizzata non solo dalla sua canzone ma anche dalla sua prorompente femminilità che testimoniava anche al teatro, secondo me era un grosso personaggio”. Sulla sua interpretazione di Bella Ciao: “Quel brano le dava una forza assoluta non a caso è il brano più riproposto, sarà che era il 25 aprile”. Sugli spettacoli al Parioli: “Peccato che non c’è più, che c’è il coprifuoco, che il mondo dello spettacolo è chiuso…”. E ancora: “Milva sarebbe contenta del ricordo che le stiamo facendo, in questi casi mi viene da dire, forse era meglio celebrarla prima”. Così invece Maurizio Vandelli, che ha raccontato un curioso aneddoto quando incontrò Milva: “Una straordinaria artista, avevo sempre desiderato incontrarla e la incontrai per la prima volta in un ristorante, volevo conoscerla, quindi andai da lei e le dissi “Quale onore incontrare l’Aquila di Ligonchio (soprannome in realtà della Zanicchi ndr)”, ci sono ancora le mie ceneri sotto il tavolino. Non mi ha risposto ma mi ha ucciso con lo sguardo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MILVA, IL RICORDO DI AL BANO “UNA GRANDE MA DIMENTICATA”. MALGIOGLIO E IVA ZANICCHI..
Tanti ospiti stamane a Storie Italiane a ricordare Milva, l’immensa artista italiana morta a 82 anni sabato scorso. Al Bano ha conosciuto da vicino Milva, avendoci lavorato assieme: “Ho avuto l’occasione di incontrarla nel lontana 1966 – le parole del cantante pugliese in diretta tv su Rai Uno – avevo scritto una canzone dal titolo ‘Io di notte’ e lei l’ha messa nel suo repertorio e per me che ero alle prime armi è stato un grande regalo da parte di una star. Abbiamo ripreso quella canzone in altre due occasioni, una in Germania, a Berlino, un incontro bellissimo in sala d’incisione e in studio, e poi abbiamo fatto anche “Una voce nel sole” sempre con Milva, e c’era anche la Zanicchi, un incontro straordinario fra gente che si guardava e capiva chi era era e cosa doveva fare e la semplicità con cui si affrontava questo lavoro che non è semplice”. Al Bano ha aggiunto: “Milva è stata una grande. Lei ha lavorato anche in Giappone, era una diva, ma uno deve morire per capire quanto debba essere grande questa donna: vent’anni senza un racconto senza di lei, senza un annuncio su di lei, poi quando muori… ecco l’assurdità di questo paese”. Al Bano ha svelato di aver vissuto un po’ la stessa “emarginazione” subita da Milva: “Sono scappato dall’Italia e me sono andato all’estero, ho passato periodi lunghissimi, in Spagna, in Sud America, in Bulgaria, ho scelto la strada dell’estero, ma sono stato stra amato. Un po’ di amarezza ti rimane, non puoi stare dal ’67 fino al ’71 un espressione di grande musicalità e poi dopo il dimenticatoio, ma io non mi sono arreso, e grazie a Dio vivo ancora di questi meravigliosi ricordi, ma non vedo l’ora di ricominciare e ricomincerò con Budapest alla presenza di Putin e dei presidente di Azerbaigian e Ungheria, ci sarà una grande manifestazione del campionato del mondo di judo, io sono ambasciatore di questo sport e non so perchè”. Al Bano, prima di congedarsi, ha parlato anche dei vaccini, dicendo: “Il vaccino si espanderà anche per altre malattie dove i medicinali non riescono a fare più nulla, me l’ha detto un professore molto stimato che mi ha chiesto di restare anonimo, il corpo reagisce poco agli antibiotici e c’è bisogno di questi nuovi vaccini allo studio che salveranno l’umanità dalle malattie”.
MORTE DI MILVA, MALGIOGLIO E IVA ZANICCHI: IL LORO RICORDO
In collegamento anche Cristiano Malgioglio, altro grande amico di Milva, reduce da una toccante dedica negli scorsi giorni: “Mi sono battuto e sono stato io l’artefice del premio a Sanremo, io piango un’amica e un’artista, una donna unica e meravigliosa. Quello che mi ha fatto molto piacere che oggi i giornali ma anche all’estero in Germania, Giappone, Francia, Argentina, non dicono che è venuta a mancare una delle più grandi artiste ma la più grande, questo ti fa capire il valore di questa donna. Una presenza straordinaria, grinta, determinazione, passava da un repertorio leggero ad uno colto. Per dieci anni non abbiamo parlato di questa donna di questa artista, se ne parla ora perchè lei è venuta a mancare, bisogna invitare a fare capire ai giovani che cosa è l’arte di Milva, i giovani devono sapere, non devono conoscere solo Lady gaga e Beyonce, noi abbiamo artisti meravigliosi che i giovani non conoscono. Faccio un appello anche a te, che ad Amici dedicassero uno show a Milva, e spero che Maria mi stia ascoltando, sarebbe bellissimo, non dimentichiamoci di queste persone, è un dolore immenso, Milva rimarrà sempre”. Altro omaggio da parte di Iva Zanicchi, anch’essa già allo scoperto nella giornata di sabato: “Anche io ho detto che è stata dimenticata. Lei era un vanto per l’Italia, lei cantava ovunque, questo è un paese fatto così ma non per tutti. Da 5 anni a questa parte mai dedicato nulla alla grande Milva, si dedica molto ad altre, a lei mai. Mi legava a lei un affetto sincero, la cantante amata da mia madre e della mia famiglia. Quando ero in ospedale per il covid mi aveva mandato 3 messaggi uno più affettuoso dell’altro, voglio ricordare questo, generosità, grandezza le ho voluto sempre bene ed è stata la cantante della mia famiglia, così come Al Bano”.