È MORTA LA SCRITTRICE E TRADUTTRICE MIMI CASSOLA: ALLIEVA DI DON GIUSSANI AL BERCHET
È morta a Firenze Mimmi Cassola, la scrittrice e traduttrice italiana che tra le varie opere ha avuto il merito di portare Charles Peguy in forma e lingua italiana: questo come tanti altri “lasciti” personali derivano dalla conoscenza diretta in giovane età del sacerdote e fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione, il Servo di Dio Don Luigi Giussani. A dare notizia della morte di Mimmi Cassola è il quotidiano della CEI “Avvenire”, avendo il merito di riproporre alle giovani generazioni un’autrice poco conosciuta ma che ebbe un’importanza decisiva nella diffusione (con la collana Jaca Book) di Peguy e altri grandi autori stranieri.
Nipote del grande Carlo Cassola, Mimmi è nata nel 1940 in Toscana ma si è trasferita giovanissima a Milano dove ha frequentato il Liceo Berchet proprio negli anni in cui il giovane prete brianzolo muoveva i primi passi nella Diocesi milanese insegnando e affascinando centinaia di giovani alla fede cattolica. È proprio Don Giussani che un giorno – racconta l’amico Stefano Giuliani all’Avvenire – chiese alla giovane e già molto abile traduttrice Mimmi Cassola, di tradurre un testo molto complesso di un poeta allora praticamente sconosciuto.
«Mimmi si impegnò talmente a fondo che se oggi in Italia è diffusa la conoscenza e la lettura di Charles Peguy lo dobbiamo al lavoro di quella studentessa di 16 anni»: giovanissima riesce in maniera anche molto brillante a tradurre un letterato e poeta complesso, e molto affascinante, come Peguy. A lei insomma si deve molto di quanto la cultura e storia italiana ha saputo incontrare di una corrente francese letteraria vicina all’esperienza cristiana, un inedito originale negli anni bui delle contestazioni politiche.
DA PEGUY ALLA FEDE IN DIO: CHI ERA MIMMI CASSOLA
Romanzi come “Il Giorno e l’Ora”, o come “Non essere o essere” rappresentano le vette della scrittura di Mimmi Cassola che dopo aver cominciato a tradurre Peguy già a 16 anni su consiglio (e sfida personale)) del suo insegnante di religione al Berchet, intraprese una fulgida carriera come scrittrice. Laureata con massimo dei voti, scrittrice a tempo pieno e con un primo libro pubblicato già a 33 anni: come spiega ancora Giuliani, Mimmi Cassola riusciva nei suoi libri ad unire speranza, dolore e fede viva.
Folgorata da quell’incontro giovanile con Don Giussani, nel pieno della pandemia Covid su Facebook condivise questa testimonianza commovente per chi in età molto avanzata ancora ricordava fulgidamente la bellezza di quell’incontro di 80 anni prima. «Mi chiamo Mimmi Cassola. Sono cattolica praticante, figlia di Don Giussani. Ho appena compiuto 80 anni ma non me li sento!». Oltre ai 17 libri pubblicati con la collana Jaca Book, Mimmi Cassola ricorda il più grande “insegnamento” visto nel “Gius” e poi confermato nel resto della sua intensa e fulgida carriera: «ringrazio Dio per quello che mi ha dato prima di mettermi in disuso». In disuso per l’artrosi e le malattie della vecchiaia, ma sempre vivida nella testimonianza di fede dove Dio supera e salva tutto e tutti. Un sincero abbraccio alla famiglia con le condoglianze di tutta la redazione per la morte di Mimmi.