Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace che stava affrontando un lungo processo come imputato per vari reati, è stato oggi assolto dalla maggior parte della accuse. Come deciso dalla sentenza della Corte in appello infatti, la pena precedentemente prevista di 13 anni e tre mesi di carcere, decisa dal Tribunale di Locri è stata ridotta al minimo di un anno e sei mesi. Ribaltato quindi il primo grado facendo di fatto decadere molte accuse, tra cui associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio.



La sentenza da subito contestata era stata decisa dopo il caso scoppiato in seguito allo scandalo sulla gestione dei migranti. Le critiche da tutta Europa erano arrivate proprio perchè il suo modello di accoglienza era stato giudicato da molti come un vero esempio da seguire, per solidarietà ed integrazione. Mimmo Lucano era poi stato condannato inizialmente per 21 reati differenti. Ora in base all’ultima sentenza permangono solo le colpevolezze di falsità ideologica e materiale commessa in atti pubblici e da pubblico ufficiale, cioè quendo ancora era primo cittadino di Riace.



Mimmo Lucano assolto in appello dalla Corte, condanna ridotta per l’ex sindaco di Riace a un anno e sei mesi

Mimmo Lucano è stato assolto dalla Corte d’appello per i reati che gli venivano imputati in seguito alla gestione dei migranti. Nell’ambito del progetto di accoglienza portato avanti dall’ex sindaco infatti, era stata svolta un’inchiesta nel 2016, che aveva poi portato ai risvolti giudiziari ancora in corso. Il primo processo era stato in merito ad alcune irregolarità amministrative rilevate, e successivamente si sono aggiunte altre accuse, tra le quali immigrazione clandestina e concussione. Reati dai quali era stato però assolto.



Dopo il ricorso degli avvocati di Lucano, nel 2022, la Corte ha stabilito che la pena deve essere ridotta ad un anno e sei mesi di reclusione in carcere. Una decisione che ribalta le precedenti e che di fatto assolve l’ex sindaco dalla maggior parte delle accuse. Per conoscere i dettagli però occorrerà attendere che le motivazioni della sentenza d’appello vengano depositate.