Chi è Massimo Paladino, concentrato di creatività e talento

Mimmo Paladino è considerato uno dei massimi esponenti della transavanguardia. Questa sera, domenica 30 aprile, lo ritroviamo nel salotto di Che Tempo che Fa, dove si racconta ai microfoni del padrone di casa, Fabio Fazio. Ma chi è esattamente Mimmo Paladino? Innanzitutto sappiamo che è nato nel 1948, originario di Paduli, piccolo paesino in provincia di Benevento, Campania. Ha mosso i primi passi nel settore dell’arte fin dai tempi del liceo, poi si è cimentato nella fotografia e nella pittura, con una prima esposizione nella sua città natale a Caserta.



Sul finire degli anni settanta l’arista realizza un grande pastello sul muro della galleria di Lucio Amelio a Napoli e così partecipa ai primi festival dedicati proprio all’arte. Non passa molto tempo prima che maturi la decisione di trasferirsi al Nord, a Milano, una città in linea con le sue ambizioni. Ed è proprio nella capitale della moda, che Mimmo Paladino affina uno stile autentico e riconoscibile, che coinvolge con successo l’osservatore attraverso con maschere e forme particolari, ma anche con colori accesi e vivaci.



Il percorso di Massimo Paladino, i record e i riconoscimenti importanti

Negli anni ottanta Mimmo Paladino vive una fase di transizione, nella quale però riesce ad espandere la sua attività anche all’estero. Ed è proprio in questo periodo che diventa anche scultore, affermandosi ad alti livelli e ottenendo riscontri totali. Se della sua vita privata non abbiamo molte informazioni, sono però diverse le curiosità che lo riguardano. Ad esempio, forse non tutti sanno che Mimmo Paladino nel 1989 ha disegnato un orologio Swatch realizzato in un’edizione limitata di appena centro pezzo.



Per quanto riguarda il teatro, viene ingaggiato dal regista teatrale Elio De Capitani per la scenografia dell’opera La sposa di Messina. È inoltre il primo artista contemporaneo italiano ad approdare alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino. Nel 2010, invece, la prestigiosa scenografia di Work in progress, per il tour con la coppia Dalla-De Gregori protagonista.