Recentemente il Corriere della Sera ha intervistato Alessandra Locatelli, Ministra della Disabilità, in forza alla Lega, parlando dei futuri piani per le persone disabili. “Negli ultimi anni hanno acquisito una grande visibilità nei mezzi di comunicazione”, spiega, ma “gran parte dei problemi restano sempre gli stessi”. Gli obbiettivi raggiunti negli anni sono innegabili secondo Locatelli, “ma la strada da percorrere è ancora lunga”.
“Dal Pnrr alla legge Delega sulla disabilità”, spiega ancora la ministra, “che attueremo pienamente nei prossimi mesi, abbiamo la possibilità di dare finalmente risposte concrete e di intercettare in modo più puntuale i bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie“. Un punto importante, ed estremamente serio per la ministra Locatelli, che con il quotidiano italiano ha voluto anche parlare brevemente di quali saranno i punti principali dei suoi interventi a sostegno delle persone con disabilità. Il primo passo, spiega, sarà la creazione di un “tavolo di lavoro sul riconoscimento del caregiver, perché le persone che amano e che curano i propri cari non continuino a rimanere invisibili”.
La legge delega sulla disabilità di Alessandra Locatelli
Il piano principale della ministra alla disabilità, Alessandra Locatelli, è insomma “arrivare ad un provvedimento condiviso che assicuri più servizi di sostegno e tutele fiscali, con una particolare attenzione ai caregiver familiari conviventi”. Ed oltre a questo “ritengo necessario partire dalla formazione, dall’inclusione lavorativa, dalla garanzia di una piena accessibilità universale e di un accompagnamento (..) nel progetto di vita di ogni persona”.
Ma Locatelli nel suo intervento al Corriere della Sera ha anche voluto parlare dei successi raggiunti fino a questo momento sul tema della disabilità dal governo Meloni. “Abbiamo reso strutturale la maggiorazione dell’assegno unicoreddito di cittadinanza” alle stesse famiglie con figli disabili a carico, “abbiamo approvato la proroga della detrazione al 75% sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche”. In generale, inoltre, per volontà della stessa ministra Locatelli avrebbero anche risolto “un problema molto sentito dagli studenti con disabilità”, ovvero “che non potevano beneficiare delle borse di studio che si cumulavano con la pensione e l’assegno di invalidità“.