Il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, è stato ospite ieri sera in collegamento con il programma di Rete 4, Dritto e Rovescio, e nell’occasione ha toccato vari argomenti fra cui la carne sintetica. Attraverso l’ultimo consiglio dei ministri l’esecutivo Meloni ha vietato l’uso di cibo sintetico in Italia, e a riguardo l’esponente del governo ha spiegato: “Abbiamo preso questa decisione per due ragioni: una perché è stata chiesta da tanti, quasi mezzo milione di cittadini italiani ha sottoscritto una petizione Coldiretti, più di duemila comuni hanno votato negli ultimi mesi ordini del giorno che chiedevano interventi di questa natura e per un principio di precauzione, condannavano l’utilizzo del cibo sintetico per garantire una sicurezza alimentare, sancito anche dalle normative e dai regolamenti europei che mettono in condizione di normare per garantire ambiente e salute pubblica”.



Quindi il ministro Lollobrigida ha aggiunto: “Non è vero che la carne sintetica non esiste. Esiste già in alcune nazioni, per fortuna già è venduta in modo molto marginale. In alcune nazioni devi firmare modulo in cui ti si chiede di assumere le responsabilità sugli effetti che produrrà il nostro organismo”.



CARNE SINTETICA, IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA: “VOGLIAMO SALVAGUARDARE I NOSTRI VALORI”

“Noi vorremmo salvaguardare i cittadini da ogni rischio sulla salute – ha proseguito il ministro Lollobrigida – ma vorremmo anche salvaguardare la nostra civiltà e il nostro modello produttivo basato sul rapporto tra uomo terra e lavoro, che ha prodotto cibo per millenni e ha garantito un modello di sviluppo al quale crediamo”.

Poi Lollobrigida ha proseguito, sempre in diretta a Dritto e Rovescio: “Questo governo è stato votato dai cittadini italiani per garantire la nostra nazione, la nostra Europa, e anche i valori del nostro modello di nutrizione e produzione, e questo stiamo facendo“. Una mossa quindi intelligente e astuta quella del governo italiano, che ha prima di tutto salvaguardato la propria economia, dove il settore agroalimentare rappresenta storicamente una delle principali entrate, e quindi anche l’interesse e la sicurezza dei propri cittadini vietando la vendita di carne sintetica.