E’ davvero meritevole il comportamento tenuto da Ilaria Abagnale, sindaco di Sant’Antonio Abate, comune della provincia di Napoli. La giovane prima cittadina ha fatto arrestare due uomini, leggasi Luigi Verdoliva (30 anni) e Giovanni Sullo (43 anni, detto Tyson), accusati di aver minacciato di morte i figli della stessa, così come riferito dall’agenzia di stampa Ansa. Secondo quanto sottolineato dalla Procura del tribunale di Torre Annunziata, i due sospettati sarebbero l’aspirante boss di un nuovo clan della zona, nonché il suo braccio forte, colui che era solitamente incaricato di riscuotere il pizzo dai commercianti della zona.



“Il sindaco si faccia i ca*** suoi. La smetta di fare il carabinieri altrimenti può succedere qualcosa ai suoi figli”, questo il messaggio che i criminali avrebbero fatto pervenire ad Ilaria Abagnale, così come si legge sul quotidiano Il Mattino. A far andare su tutte le furie i camorristi, alcune azioni della stessa sindaca con l’obiettivo di mettere il bastone fra le ruote alla rete di racket che opprimeva la cittadina, la cui economia era già precaria di per se.



SINDACO ILARIA ABAGNALE FA ARRESTARE CAMORRISTI: “APPENA L’HO SAPUTO…”

“Appena ho saputo che erano in pericolo i miei figli – ha spiegato Ilaria Abagnale – ho capito che serviva un atto di coraggio e che non potevo più attendere, per il bene della mia famiglia e della città. Ho denunciato e spero che la mia scelta possa essere da esempio per gli imprenditori di Sant’Antonio Abate. Solo così possiamo difendere la nostra città e garantire un futuro ai nostri figli. È chiaro che finché ci sarò io come sindaco, qui non ci sarà spazio per loro”.

Subito dopo la denuncia da parte del primo cittadino, a carico di Verdoliva sono giunte altre due denunce da parte di altrettanti imprenditori, e in seguito è scattato il blitz da parte dei carabinieri che nella giornata di ieri hanno appunto arrestato i due camorristi di cui sopra. Indagate a piede libero altre quattro persone che avrebbero avuto un ruolo nel clan.