Vladimir Putin potrebbe far ricorso ad armi chimiche, biologiche e nucleari in Ucraina. Il timore aleggia ormai da un mese, da quando è iniziato il conflitto dopo l’invasione e c’è chi è certo che prima o poi, ci si augura il più tardi possibile, l’inquilino del Cremlino farà ricorso a tali armi. Una minaccia ribadita anche dal portavoce Peskov, che ha sottolineato che la Russia utilizzerà le armi nucleari nel caso in cui fosse minacciata e ne sentisse il bisogno. “Stiamo costantemente monitorando ogni circostanza, stiamo prendendo tutto molto seriamente e ci stiamo confrontando con gli alleati per stabilire quale risposta adottare” ha spiegato il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan.



Il presidente russo, secondo quanto trapela, avrebbe messo in stato di allerta l’arsenale il 27 febbraio 2022, tre giorni dopo aver ordinato l’attacco all’Ucraina. Si usa il condizionale in quanto peer molti si tratta di un bluff, ma per i generali si tratta di una minaccia concreta. Ma cosa sono queste armi e cosa possono provocare? Come spiegato da Keith Kellogg, già consigliere a interim per la Sicurezza nazionale di Donald Trump, non si tratta di armi distruttive, ma possono causare molti morti: “Non dobbiamo pensare alle armi nucleari con in mente la fine del mondo. I russi in particolare hanno sviluppato bombe tattiche con un raggio d’azione relativamente limitato, diciamo più o meno di un chilometro e mezzo”.



Cosa sono le armi nucleari tattiche e cosa provocano

Si tratta di ordigni più piccoli rispetto a quelli classici, da usare in battaglia se l’Armata non dovesse riuscire a vincere con le armi convenzionali. Meno distruttive rispetto alla bomba di Hiroshima, le armi nucleari tattiche potrebbero essere un modo per convincere l’avversario a desistere. A differenza dalle armi nucleari “strategiche”, queste hanno una gittata minore e colpiscono su distanze più brevi e possono essere lanciate da mare o terra, con una gittata che varia dai 400 ai 2.500 chilometri.

Gli effetti variano a seconda della taglia e del luogo della detonazione. Ad esempio quella che uccise 146 mila persone a Hiroshima durante la Seconda guerra mondiale aveva una carica di 15 chilotoni. La loro natura meno distruttiva, però, potrebbe essere un’illusione, e il loro utilizzo potrebbe portare a un conflitto nucleare aperto