Arriva una curiosa notizia sul post lockdown, con boom di mini-lifting. C’erano stati però i presupposti da parte di alcuni specialisti per prevederlo. Dopo due mesi chiusi dentro casa cresce la necessità di cercare di dedicarsi al corpo. È così che i reparti di chirurgia plastica sono stati presi letteralmente d’assalto. Daniele Spirito, docente presso la cattedra di chirurgia plastica dell’Università di Milano e chirurgo, ha specificato come riportato da Il Tempo: “Moltissime donne stanno dimostrando di avere il desiderio di vedersi più belle e giovani dopo un periodo faticoso dal punto psichico ma anche fisico come quello del lockdown per il Coronavirus”.



Boom di mini-lifting dopo il lockdown, ecco qual è l’intervento più richiesto

L‘intervento di chirurgia plastica più richiesto dopo il lockdown è il mini-lifting. Il Prof. Daniele Spirito ha spiegato: “Il mini lifting composito è quello più richiesto, una procedura mininvasiva che garantisce un ringiovanimento del viso di dieci anni con un recupero molto veloce e assenza di livid. Questo permette di non dover rinunciare a impegni sociali e di programmarne l’esecuzione anche durante il periodo dell’estate”. Viene poi specificato come ci sia un’innovativa tecnica che duri più dell’intervento classico e che sia anche meno invasiva: “I rischi di complicazione sono ridotti”. Le zone interessate maggiormente sono collo, guancia e zigomo.

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