La Minimum Tax Multinazionali è un’aliquota del 15% che interessa l’anno 2023 e potrebbe scattare per oltre 100 aziende multinazionali. Per poter adottare la tassa europea serve l’unanimità. La Polonia ha appena tolto il veto perché Bruxelles ha dato il via libera al suo Pnrr. Attualmente l’Ungheria prende la stessa decisione e blocca tutto con il suo voto di veto in modo da dare anch’essa il via libera all’ Unione Europea al Pnrr. L’accordo della Minimum Tax Multinazionali doveva essere annunciato all’Ecofin ma durante la vigilia della riunione è arrivato il veto da parte dell’Ungheria dopo quello Polacco.
Minimum Tax multinazionali: i fondi sono completamente bloccati. L’Unione Europea avrebbe fallito approvando la tassa minima sulle multinazionali. Siamo alla terza bocciatura, per quanto andrà avanti?
Minimum Tax multinazionali: ecco cosa succede
Dopo la Polonia, anche l’Ungheria ha espresso di porre il veto sulla Minimum Tax multinazionali. Il veto sembra essere l’unica arma per un ricatto.
Il presidente dell’Ecofin ha detto sulla Minimum Tax multinazionali: “ognuno di noi ha capito che è interesse collettivo dell’Unione europea, che è suo interesse economico, finanziario, politico di arrivare a un accordo sulla tassazione minima delle multinazionali”. E che è “indispensabile che le più grandi multinazionali non possono sfuggire al pagamento delle tasse, e che possiamo lottare contro l’evasione e l’ottimizzazione fiscale”.
Bruno de Marie ha aggiunto durante il consiglio Ecofin: “Fino all’ultimo secondo, dell’ ultima ora, dell’ultimo giorno della presidenza francese” di turno del Consiglio Ue, “mi batterò affinché questo accordo sulla tassazione minima sia adottato”. L’obiettivo è arrivare ad un compromesso.