Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha rilasciato stamane delle interessati delucidazioni in merito al decreto Rilancio, in arrivo nei prossimi giorni. Stando a quanto specificato dall’esponente dell’esecutivo, verrà allungata ulteriormente la possibilità di Cassa Integrazione, ed inoltre, il bonus destinato alle partite iva sarà erogato in maniera automatica. Il nuovo decreto “prevederà fino a un massimo di altre 9 settimane di cassa integrazione e assegno del Fondo di integrazione salariale – ha detto la Catalfo parlando con i colleghi del Corriere della Sera – stanzieremo più di 16 miliardi. Basteranno per tutte le richieste, quelle relative al decreto Cura Italia e le nuove che arriveranno. Sulla cassa in deroga verrà istituito con le Regioni e l’Inps un comitato tecnico per verificare dove si crea l’imbuto”. Come accennato sopra, novità interessanti anche per quanto riguarda il bonus da 600 euro destinato agli autonomi, la cui erogazione avverrà per il mese di maggio in maniera automatica, senza più necessità di fare richiesta online: “Col prossimo decreto – assicura la ministra – l’indennizzo da 600 euro sarà pagato in automatico, senza bisogno di presentare una nuova domanda”.



MINISTRA CATALFO: “BONUS A 1000 EURO PER GIUGNO”

Decreto che poi crescerà per giugno: “Il mese successivo, per gli stagionali ancora disoccupati e i professionisti che hanno subito un calo del 33% del fatturato, salirà a mille euro”. Previsti indennizzi a fondo perduto da mille a 5mila euro per le microimprese, quelle aziende con meno di 10 persone e con un fatturato contenuto, mentre per le colf e le badanti “ci sarà un indennizzo di 500 euro per due mensilità”. L’esponente del governo ha quindi toccato il tema della “sanatoria” degli immigrati, che ha fatto tanto discutere negli scorsi giorni, anche all’interno della stessa maggioranza: “Non mi oppongo alla regolarizzazione – ha detto – ma ritengo che debba avvenire a fronte di un contratto. Se l’immigrato irregolare riceve una proposta di lavoro ha diritto al permesso di soggiorno. Ma se invece gli diamo il permesso per cercare un lavoro per 6 o anche 3 mesi, temo che si faccia il gioco dei caporali, perché se viene fermato mentre sta andando a lavorare in nero nei campi, può dire che sta cercando lavoro e sarebbe in regola”. Infine, sul reddito di emergenza, sarà “da 400 a 800 euro al mese, secondo il nucleo familiare. Sarà un sostegno per le famiglie in difficoltà con Isee fino a 15 mila euro”.

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