Il primo ministro francese Elisabeth Borne ha invitato i ministri e i membri dei rispettivi gabinetti a disinstallare “qualsiasi applicazione di messaggistica” come Whatsapp, Telegram o Messenger. La comunicazione ai politici è arrivata tramite circolare. Come spiega Franceinfo, l’avviso sarebbe arrivato mercoledì 29 novembre. Il capo di governo avrebbe chiesto di sostituire le app di messaggistica con Olvid, un’applicazione sviluppata in Francia. La motivazione dietro alla scelta riguarda la “sicurezza informatica” e la “maggiore sovranità tecnologica francese”.



Elisabeth Borne ha chiesto ai team dei vari ministeri di liberare computer e i telefoni professionali dalle “principali applicazioni di messaggistica istantanea di consumo”, come Whatsapp, Telegram o Signal. Questo infatti sono ritenuti “non privi di di vulnerabilità della sicurezza e pertanto non garantiscono la sicurezza delle informazioni” scambiate. La raccomandazione arriva dunque per “contrastare” le “minacce” che gravano sull’utilizzo di questi strumenti. In sostituzione è stato chiesto di installare un’app sviluppata “dalla società francese Olvid” che “garantisce la protezione end-to-end dei messaggi e degli utenti”.



Ministri francesi senza Whatsapp: dovranno scaricare un’altra applicazione

I dati scambiati sull’applicazione francese Olvid sono “crittografati end-to-end” e “cancellati al ricevimento del messaggio”. L’utilizzo dell’applicazione sarà complementare “all’implementazione di Tchap” , il servizio di messaggistica istantanea dell’amministrazione francese, e dovrà avvenire “entro l’8 dicembre”. Dunque una decisione che prevede una risposta a breve termine per i politici francesi, che non potranno opporsi e dovranno liberare i dispositivi ministeriali dalle varie applicazioni di messaggistica contrarie alla circolare del primo ministro.



Decisioni simili non sono nuove al mondo della politica. I funzionari politici in Cina, ad esempio, non possono utilizzare iPhone e altri dispositivi di marca straniera. La scelta, arrivata lo scorso settembre, era una risposta alle strategie offensive degli Usa contro le big tech asiatiche. I dipendenti comunali di New York, ad esempio, non possono utilizzare TikTok per via della sicurezza, ma non solo. L’app è ritenuta un “alto rischio” anche per funzionari ed eletti a causa dei “potenziali rischi per la sicurezza”: dunque da tempo la Camera ha sconsigliato ai politici di utilizzarla.