Il Ministro della Salute Roberto Speranza si accinge a comunicare la medesima informativa sul nuovo Dpcm valido fino al 31 luglio anche alla Camera, dopo aver appena incassato al Senato l’ok della maggioranza al suo intervento: la proroga delle misure anti-Covid è stata votata con 154 voti favorevoli e bocciata da 129 voti contrari. Respinte tutte e tre le risoluzioni del Centrodestra (una comune, le altre due a firma Forza Italia e Lega), ora la “palla” passa a Montecitorio dove il titolare della Sanità ribadirà le medesime comunicazioni e dove poi si attende il voto, scontato, finale. Particolare spazio è stato dato da Speranza al tema della scuola e della sicurezza nella riapertura a settembre: «E’ la partita più importante, fondamentale per i nostri ragazzi, per il nostro futuro – ha detto il ministro – senza la riapertura di tutte le nostre scuole, di ogni ordine e grado, non saremo completamente fuori dal lockdown. Dobbiamo concentrare ogni attenzione sulle riaperture di settembre e dobbiamo tenere un livello alto di monitoraggio su quanto avverrà nei mesi successivi nelle scuole. Innanzitutto stiamo lavorando alla definizione di una strategia organica di prevenzione. Il personale scolastico sarà sottoposto ad indagine sierologica. Il commissario Arcuri ha già bandito la gara per i kit. Poi è allo studio un modello di test molecolari a campione per monitorare la popolazione scolastica durante il corso dell’anno». Mentre le opposizioni, in primis Salvini, contestano la mancanza di decisione anche sul fronte scuola, il Ministro della Salute conclude così il suo discorso «Il Comitato tecnico scientifico farà a settembre un’ulteriore verifica sulle modalità di ripresa in piena sicurezza delle lezioni anche relativamente all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento, ovviamente sulla base dell’andamento del contagio».
STATO D’EMERGENZA E CAUTELA COVID
La sintonia tra le misure e il sentire della gente ha permesso all’Italia di combattere l’epidemia di coronavirus. Ne è convinto il ministro Roberto Speranza, intervenuto in diretta al Senato. Sull’eventuale proroga dello stato d’emergenza: «Al momento nessuna decisione è stata assunta, dovrà riunirsi il Consiglio dei ministri. Io sono convinto che il Parlamento debba essere protagonista del percorso decisionale. Il presidente del Consiglio mi ha ribadito la piena disponibilità ad un ulteriore momento di confronto ad hoc sul tema con Senato e Camera». La posizione del ministro della Salute però è chiara: «Io non considerato terminata l’emergenza, valuteremo con trasparenza tutte le ipotesi in campo, nessuna è esclusa, sia in termini di procedure e temporalità. Io sono convinto che non possa essere legato ad un periodo eccezionale e limitato. Quello che ci preme è essere pronti, poter essere tempestivi».
A proposito del nuovo Dpmc, Speranza ha ribadito che prevede, tra le altre cose, «obbligo di indossare mascherina nei luoghi chiusi e divieto di assembramenti». Quindi la proroga delle misure fino al 31 luglio. Novità anche sul vaccino: «L’iniziativa che abbiamo intrapreso ha provocato un’accelerazione dell’Ue su questa partita. L’accordo che abbiamo firmato prevede la produzione di 400 milioni di dosi, di cui 60 da consegnare entro la fine dell’anno». Ma si sta trattando con tutti i potenziali produttori. Infine, il Comitato tecnico scientifico farà a settembre un’altra verifica in vista della riaperture delle scuole. (agg. di Silvana Palazzo)
“NON ESISTE RISCHIO 0 SENZA VACCINO”
«Questa nostra discussione per me non è mai semplicemente un atto dovuto». Comincia così l’intervento del ministro Roberto Speranza in diretta al Senato, che fa il punto della situazione, evidenziando che «un confronto è sicuramente necessario». Il ministro della Salute sottolinea il cammino di riapertura intrapreso dall’Italia, ma con la massima attenzione. «Non possiamo abbassare la guardia, non dividiamoci su questo», l’appello di Speranza. E lo rivolge anche agli esperti: «Anche nella comunità scientifica si dibatte su un virus nuovo» e che non abbiamo ancora sconfitto. «Non voglio alimentare paure irrazionali», ma è pur vero che senza il vaccino non c’è rischio zero. «Nessuno mette in dubbio l’uso di mascherine, il distanziamento sociale e il frequente lavaggio delle mani», ha aggiunto Speranza.
Non manca amarezza per le scelte di alcuni Paesi: «Abbiamo salvato migliaia di vite umane in Italia. Abbiamo indicato una rotta che poi è servita ad altri. Chi ha fatto scelte differenti, chi si è affidato all’ipotesi dell’immunità di gregge, sta pagando un prezzo altissimo ed è ancora dentro la tempesta. Noi siamo lontani da quei giorni drammatici, ma non siamo ancora al riparo». E i motivi sono due: «Il virus, anche se in forma ridotta, continua a circolare. Siamo dentro una fase di convivenza e aumentano le probabilità di incontrarlo, come dimostrato dai focolai. E siamo esposti al rischio di importarlo dall’estero». (agg. di Silvana Palazzo)
MINISTRO SPERANZA, COMINCIA INTERVENTO AL SENATO
Comincia l’intervento del Ministro Roberto Speranza al Senato, primo di due appuntamenti giornalieri in Parlamento che vedrà la piena presentazione del nuovo Dpcm 14 luglio: il punto di partenza è sempre la cautela, quel «non possiamo allentare le misure anti-Covid» ribadito da Speranza e Conte nelle scorse ore, confermato anche dalla sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. «Adesso il trolley si può portare nella cabina in aereo» spiega l’esponente Pd a Radio Anch’io, mentre in merito ai contenuti del Dpcm la vice Speranza aggiunge «proroga delle misure di contenimento del virus fino al 31 luglio: quindi l’uso della mascherina, i non assembramenti, il distanziamento di un metro, le disposizioni per l’accesso ai luoghi pubblici al chiuso come i ristoranti, l’uso obbligatorio della mascherina nei luoghi chiusi».
Possibili passaggi del Ministro Speranza anche sulla richiesta di proroga dello stato d’emergenza, anche se resta un dossier da affrontare nei prossimi giorni prima del 31 luglio: «Oggi noi siamo sotto sequestro? A me non pare. Con la proroga dello stato di emergenza al 31 ottobre il governo intende continuare a poter assumere in velocità i provvedimenti contro Covid-19, qualora siano necessari. Non c’è una richiesta di pieni poteri, ma un proseguimento di quello che è oggi», conclude Sandra Zampa.
LE NOVITÀ SU AEREI E TRENI
Con ogni probabilità dopo il CdM di questa sera (slittato alle ore 22 dopo il caos Autostrade) verrà approvato definitivamente il nuovo Dpcm 14 luglio con tutte le misure anti-Covid che oggi il Ministro della Salute Roberto Speranza presenterà in Parlamento. Tutte le misure previste nel Dpcm di giugno sono destinate a essere prorogate alla fine di luglio, comprese quelle che riguardano il lavoro a distanza: così ribadisce il Ministero della Salute all’Ansa anticipando i contenuti delle comunicazioni che l’esponente di LeU illustrerà alle 15 al Senato e alle 20 alla Camera, sempre in diretta video streaming. Le uniche due principali novità riguardano aerei e treni: da domani 15 luglio si potrà tornare a portare il bagaglio a mano-trolley con sé a bordo e riporli nelle cappelliere dell’aereo, mentre sul fronte treni il nuovo Dpcm prevede l’obbligo di sedere sulle poltrone alternate come avvenuto fino ad oggi ma se i posti sono in fila verticale e il mezzo dispone di un sistema di aerazione “rinnovata”, allora si potrà non rispettare la distanza di un metro.
MINISTRO SPERANZA PRESENTA IL DPCM IN PARLAMENTO
È il giorno del Ministro della Salute Roberto Speranza: alla Camera e al Senato il titolare della Sanità illustrerà le novità del nuovo Dpcm 14 luglio con il quale verranno prorogate praticamente tutte le misure anti-Covid già contenute nell’ultimo Dpcm 11 giugno, in scadenza proprio nella giornata di oggi. «Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti in questi mesi. È per questo che abbiamo scelto la linea della massima prudenza», ha ribadito Speranza in questi giorni preparando il lungo intervento che oggi alle 15 in Senato e stasera alle 20 alla Camera pronuncerà sulla situazione attuale dell’emergenza Covid-19. Al termine delle sue comunicazioni il Parlamento provvederà ad un voto che non dovrebbe però avere particolari “scossoni” con la maggioranza compatta nel concedere fiducia al Premier Conte, al Ministro Speranza e al loro ultimo Dpcm utile soltanto per estendere le medesime misure già attivate fino ad oggi.
Con la consueta diretta video streaming dai canali social di Palazzo Madama e Montecitorio, il Governo si appresta a motivare i contenuti del Dpcm e il prossimo ormai quasi certo iter di proroga dello stato d’emergenza fino al 31 ottobre (al minimo, ma si parla anche di fine dicembre) che tante polemiche ha sollevato in questi ultimi giorni. Le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del Covid, si fondano sull’articolo 2 del decreto 19/2020 e porterà poi nei prossimi giorni l’iter di delibera del CdM ad un nuovo atto di proroga dello stato d’emergenza sul quale poi sarà il Parlamento a dover votare entro la fine di luglio.
LE ANTICIPAZIONI DEL NUOVO DPCM ANTI-COVID
Secondo le diverse anticipazioni sul nuovo Dpcm 14 luglio, come confermerà lo stesso Ministro Speranza oggi in Parlamento, il testo del decreto sarà di poche righe per confermare quanto già previsto nel Dpcm 11 giugno e recepire le ordinanze del Ministero della Salute sulla “black list” dei 13 Paesi per il divieto di ingresso in Italia. Il Governo conferma il “ban” del Ministro Speranza ai cittadini di 13 Paesi internazionali che vivono emergenze Covid-19 più gravi dell’Italia: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Ma non sono certe le uniche novità del nuovo Dpcm: resta l’obbligo nei luoghi chiusi della mascherina (quando non si può rispettare il distanziamento), si inserisce lo stop all’obbligo dei guanti mentre rimane immutato l’obbligo di sanificazione dei locali pubblici, la misurazione della temperatura e dispenser in uffici e negozi. Speranza farà un discorso accorato e rivolto anche al mondo dei giovani, ribadendo l’importanza del distanziamento contro i rischi focolai nella movida estiva: «i dati registrati fino ad oggi nel nostro Paese non incoraggiano ad allentare la stretta né l’andamento dell’epidemia in Europa e nel mondo consiglia di muoversi in una direzione che non sia quella dell’accortezza», riporta l’Huffington Post citando fonti del Ministero.
Non ci sarà alcuna riapertura almeno fino al 31 luglio – giorno di scadenza del nuovo Dpcm – per discoteche al chiuso, fiere, congressi e sagre. Il divieto di assembramento resta esteso tanto nei luoghi aperti quanto ovviamente al chiuso, confermando l’assunto di Speranza e del Premier Conte «Non possiamo vanificare i sacrifici fatti in questi mesi». Per quanto riguarda l’estensione probabile dello stato d’emergenza fino all’autunno, al netto delle fortissime polemiche del Centrodestra, è il Ministro Boccia ieri a riportare il progetto in itinere del Consiglio dei Ministri: «l’estensione non limita la libertà individuale delle persone, ma consente di avere maggiore protezione da parte dello Stato. L’emergenza significa anche consentire a Regioni e sanità di avere attenzioni e risorse. Anche se siamo uno dei Paesi più sicuri al mondo non credo ci sia un solo italiano che ha pensato che dal 1 agosto potesse finire lo stato d’emergenza».