Il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ospite stamane in collegamento del programma Mattino 5 News. Le prime parole sono state sugli stipendi: “La retribuzione è fondamentale per la vita di ognuno di noi, ma è chiaro che dobbiamo garantire delle retribuzioni che possano essere un elemento di certezza per le persone e per le famiglie ed è ciò che stiamo cercando di fare, io ad esempio sono il datore di lavoro più grande d’Italia visto che i lavoratori pubblici sono 3,2 milioni e prestiamo grande attenzione alla retribuzione. Non conta comunque solo lo stipendio ma anche il benessere organizzativo che va oltre la semplice dimensioni della retribuzione”.
Il ministro Zangrillo ha quindi parlato della possibilità di un aumento dello stipendio per i dipendenti pubblici: “Un aumento degli stipendi? La prima cosa che ho fatto ad ottobre, ho chiuso tre contratti del pubblico impiego per 1,2 milioni di persone, tornata 2019-2021, adesso si è aperta la stagione dei rinnovi contrattuali del triennio 22-24 e il mio impegno è quello di avviare il dialogo prima possibile dei rinnovo contrattuali, viviamo in un’epoca complicata, dobbiamo tenere in ordine i conti pubblici e quindi nella definizione della legge di bilancio a fine anno dovremo trovare spazio per il rinnovo dei contratti dei pubblici”.
MINISTRO ZANGRILLO, FRA STIPENDI, SPID E MORTE DI BERLUSCONI
Sulla possibilità di avere stipendi differenti a seconda della collocazione geografica il ministro Zangrillo ha spiegato: “Io non credo alle gabbie salariali, ci sono differenze in ragione della dimensione geografica, della collocazione, ci sono differenze sul costo della vita e quindi è chiaro che dobbiamo lavorare nella consapevolezza che ci sono realtà che richiedono maggiore attenzione ma non credo che la soluzione sia quelle delle gabbie salariali per avere retribuzioni diverse a seconda di dove ci si colloca. L’esigenza si affronta tenendo conto della parte accessoria della retribuzione per venire incontro alle esigenze delle persone in ragione di dove sono collocate”.
Sullo SPID, il prof Zangrillo ha spiegato: “E’ uno strumento introdotto da qualche anno e penso che sia uno degli strumenti che hanno reso più semplici il rapporto fra le persone e la PA. Stiamo andando verso un’epoca in cui il rapporto fra la PA e le persone può essere gestito con questi strumenti immediati. Si è parlato dell’evoluzione di questi strumenti, stiamo parlando a livello europeo di un walltet che racchiuda tutti i documenti. SPID e carta d’identità elettronica devono rimanere”. Chiusura dedicato al post Berlusconi in Forza Italia: “E’ stato un leader irripetibile e quindi sono giorni complicati per Forza Italia. Dobbiamo continuare secondo i suoi insegnamenti e il suo percorso, e moltiplicare i nostri sforzi”.