Clamorosa rissa durante la partita di NBA fra Minnesota e Orlando, con cinque espulsi e un pugno di Mo Bamba. La sfida fra le due franchigie della lega basket americana, terminata con il risultato di 127 a 120 per la squadra di Minnesota, non verrà ricordata senza dubbio per lo spettacolo in campo, quanto per il clamoroso alterco che si è consumato nel terzo quarto di gioco. In NBA capita spesso e volentieri che qualche cestista perda le staffe, magari per un fallo subito o per una provocazione verbale.



Del resto il cosiddetto “trash talking” è all’ordine del giorno durante le sfide sul parquet, ma qualcosa di simile a quanto accaduto ieri al Targat Center di Minneapolis era da diverso tempo che non si vedeva. A scatenare la rissa è stato Mo Bamba, che seduto in panchina è scattato in piedi provando a colpire con un pugno Austin Rivers, che stava passando di lì in quegli istanti. A quel punto è nato un clamoroso parapiglia che ha portato al caos totale e che ha coinvolto diversi giocatori e provocato ben cinque espulsioni, leggasi i due di cui sopra e anche Jalen Suggs di Orlando, Taurean Prince e Jaden McDaniels di Minnesota.



NBA, RISSA IN MINNESOTA-ORLANDO: IL COMMENTO DI RIVERS A FINE MATCH

Un terzo quarto quindi choc, anche perchè fino a quel momento non era pervenuto alcun segnale di nervosismo dal campo o dalle panchine. Lo scatto di Mo Bamba ha colto tutti di sorpresa, a cominciare dal destinatario del pugno, fortunatamente non colpito. Questi, intervistato a caldo dopo la partita, ha spiegato ai giornalisti: «Ho pensato: “Yo, cosa stai facendo?. Non pensavo che avremmo litigato. Ma lui ha tirato un pugno e mi ha mancato per fortuna. A quel punto dovevo proteggermi».

Così invece Wenger, che è subito intervenuto per prendere le difese del compagno di squadra: «Vuoi aiutare il tuo compagno e allo stesso tempo devi essere un professionista. Non vuoi davvero trovarti in quelle situazioni, vuoi essere professionale. Allo stesso tempo, c’è qualcosa in me che apprezza la squadra che resta unita così».