La grande cantante Minnie Minoprio si è raccontata oggi nel programma di Rai Due, I Fatti Vostri: “Sono stata mandata dai miei genitori in una specie di accademia per lo spettacolo, avevo 7 anni – ha raccontato così la sua infanzia – rubavo le scarpe a mia mamma, mi truccavo e mi hanno mandato in questo college”. Sulla sua storica sigla con Fred Bongusto che fece la sua fortuna: “L’ho cantata dopo 13 anni di gavetta, andò in onda solo 5 volte con tutti i titoli di coda ma mi ha portato verso una carriera luminosa, l’amore del popolo italiano”.
“Sono arrivato in Italia con Luttazzi e Chiari – ha aggiunto – la prima volta che venni in Italia avevo solo 17 anni, poi sono tornata altre volte, mi sono sposata e sono rimasta. L’amore l’ho trovato perchè avevo abbandonato lo spettacolo negli anni ’90, ero curiosa di sapere se vi era altro oltre allo spettacolo ma alla fine l’imprinting…”. Minnie Minoprio si è rimessa in gioco in queste ultime settimane con The Voice Senior, di cui la cantante è una delle finaliste: “Ho cantato Sex bomb – ha detto riferendosi proprio all’ultima esibizione che le ha permesso di conquistare la finalissima del talent show canoro di casa Rai – non proprio una canzone da concorso, ma ho voluto portare un brano per ballare”.
MINNIE MINOPRIO E LA FINALISSIMA DI THE VOICE SENIOR
“Come mai questo ritorno? Ogni tanto spunta la voglia di apparire avendo vissuto per anni lo spettacolo – ha raccontato ancora Minnie Minoprio – prima della pandemia avevo in mente un progetto swing teatrale molto bello, ho dovuto poi accantonarlo e spero di poterlo ritrovare”.
Dopo l’esibizione, settimana scorsa, Minnie Minoprio aveva raccontato: “Quando sto sul palcoscenico accade qualcosa, divento un’artista. Noi siamo sempre giovani, lo siamo per l’entusiasmo che mettiamo nelle nostre cose”. Una prova che era stata particolarmente apprezzata dal suo coach, il rapper Clementino: “Io sono onorato che tu abbia scelto il mio team, perché avere una superstar come te in squadra non ha prezzo! Hai insegnato a tutti a non mollare mai!”.