A poche settimane dall’inizio di una bollente sessione di calciomercato ecco la notizia scioccante: Mino Raiola è stato squalificato per tre mesi dalla Figc e con lui pure il fratello Vincenzo, che però ha subito una sospensione di appena due mesi. La decisione arriva quindi dalla federazione italiana come conseguenza del ben noto “Caso Scamacca” che vede coinvolto il giovane ex Roma che è passato al Sassuolo solo lo scorso gennaio e i cui interessi sono protetti proprio dal super procuratore sportivo. La sentenza, a cui verrà presto presentato ricorso da parte dell’avvocato di Mino e Vincenzo Raiola, Massimo Diana, è una vera doccia fredda, non solo per gli stessi agenti ma pure per le star del calcio di cui curano il futuro sportivo. Per tre mesi e quindi dal 9 maggio fino al prossimo 9 agosto Mino Raiola non potrà avere rapporti con le società italiane: saranno quindi tre mesi di stop del mercato per il super procuratore, sosta che arriverà infausta perchè pure nelle fasi più calde della sessione estiva di calciomercato dove sono tanti i nodi che riguardano i suoi assistiti. La lista dei clienti del clan Raiola è lunghissima e vede nomi di primissimo livello come quelli di giovani talenti Moise Kean e Gigio Donnarumma fino Paul Pogba, Verratti, Balotelli e Insigne. Se la vicenda quindi non verrà sbloccata a breve e la sentenza di squalifica verrà applicata, sarà un’estate ben difficile peer il calciomercato italiano.
RAIOLA SQUALIFICATO DALLA FIGC: IL CASO SCAMACCA
Come detto prima la sentenza di squalifica di Mino e Vincenzo Raiola, è arrivata ieri sera in seguito alle prime decisioni prese dalla Figc per la denuncia ai due agenti riguardanti il caso Scamacca. In attesa che pure la difesa dei procuratori sportivi accolga le motivazioni dietro la condanna, è bene ricordare l’origine di questo caso che riguarda il trasferimento dell’attaccante Gianluca Scamacca, classe 1999, ex del Psv e tornato al Sassuolo nel gennaio scorso. Ripercorrendo la complicata vicenda, ricordiamo che già nella primavera del 2018 il giovate attaccante aveva lasciato la procura dei Paolillo per affidare la cura dei suoi interessi ai due Raiola, che si erano attivati nella successiva sessione di calciomercato per il suo trasferimento dal club neroverde allo Zwolle, in prestito. Allora gli ex rappresentanti dello stesso Scamacca denunciarono il fatto alla Commissione procuratori della Ficg, da cui è arrivata solo ieri l’infausta sentenza. Vedremo se il ricorso che verrà presentato dalla difesa di Mino e Vincenzo Raiola verrà accolto: altrimenti i due agenti dovranno starsene con le mani mani in mano, proprio nelle settimane più calde del mercato estivo.