Le minoranze etniche sono più colpite da Coronavirus, secondo il sindaco di Londra Sadiq Khan, che parla di dati sempre più evidenti in tal senso. Le persone che fanno parte di minoranze etniche in Gran Bretagna sarebbero dunque affette dal Coronavirus in modo decisamente spropositato rispetto al resto della popolazione. Questo dovrebbe essere un avvertimento da cogliere per pensare ad un cambiamento della situazione.



Sadiq Khan lo ha sostenuto in un articolo d’opinione che il sindaco di Londra scritto per il noto quotidiano britannico Guardian: i numeri citati da Khan sono quelli di uno studio che ha evidenziato come un terzo dei malati più gravi affetti da Coronavirus e ricoverati negli ospedali siano neri, asiatici o comunque appartenenti a minoranze etniche (black, Asian and minority ethnic: BAME), che sono invece in totale appena il 14% della popolazione del Regno Unito.



Khan dunque scrive che l’opinione secondo la quale il Coronavirus sia una sorta di “grande livella” che ci rende tutti uguali almeno davanti alla malattia e alla morte è da considerare completamente falsa.

MINORANZE ETNICHE SOFFRONO PER CORONAVIRUS

Il sindaco di Londra ritiene che le ragioni di questa differenza siano molteplici e complesse, ma in ultima analisi sicuramente i BAME pagano il fatto di essere molto spesso lavoratori in settori maggiormente esposti al rischio di contagio, da operatori sanitari a magazzinieri nei supermercati fino ai guidatori di autobus. Ci sarebbero dunque precise ragioni socio-economiche alla base della maggiore incidenza del Coronavirus fra le minoranze etniche.



D’altronde è una verità sia pure “scomoda” – scrive sempre il sindaco Khan – che le persone appartenenti alle minoranze etniche sono maggiormente colpite dalla povertà e vivano spesso in case sovraffollate o con condizioni ideali per la diffusione del contagio, ad esempio con molte generazioni sotto lo stesso tetto. La povertà li porta evidentemente a lavorare in situazioni precarie e a basso reddito, quelle per le quali è anche più difficile ipotizzare di poter lavorare in modo sicuro da casa durante il lockdown.

L’appello di Sadiq Khan – che invita a raccogliere dati in tempo reale sulla provenienza etnica dei malati – è chiaro: “Quando la crisi sarà finita, bisognerà pensare a un nuovo contratto sociale che valorizzi l’uguaglianza e metta al centro politiche di welfare per tutte le comunità presenti nel Paese”.