Minore abbandonato in autogrill: ex sindaco “ancora scosso”

Una brutta storia di abbandono, quella che arriva dalla provincia di Trieste. Un ragazzino straniero è stato abbandonato dai suoi genitori nell’area di servizio di Calstorta, lungo la A4, direzione Trieste. La notizia shock è stata riportata dal Corriere del Veneto. Fortunatamente a prendersi cura del minore ci stanno pensando i servizi sociali di Cessalto che lo hanno prontamente affidato a una struttura protetta in provincia di Venezia. L’abbandono sarebbe avvenuto un mese fa ed all’epoca alla guida del Comune c’era Luciano Franzin che nel frattempo ha lasciato il suo dimettendosi anche dalla carica di consigliere di minoranza. “Sono ancora molto scosso da quella vicenda perché non capisco come si possa abbandonare un figlio. Anche se i fatti si sono verificati praticamente a ridosso dell’ultima tornata elettorale ci siamo adoperati fin da subito, perché la nostra priorità era quella di tutelare il minore non accompagnato”, ha commentato l’ex primo cittadino rammentando l’incredibile vicenda.



A trovare il ragazzino fu la polizia stradale che in quella circostanza si trovava proprio nei pressi dell’area teatro dell’abbandono. Grazie al lavoro congiunto con assistente sociale, carabinieri e struttura che se ne sta attualmente prendendo cura, il minore è stato messo in sicurezza. Tuttavia, per provvedere alle necessità del ragazzino la nuova giunta del Comune si è riunita per deliberare 18mila euro in suo favore.



Minore abbandonato in autogrill: al Comune costa 150 euro al giorno

Il minore abbandonato non parla italiano. Secondo quanto previsto dalla legge, sarà il Comune a doversi prendere carico di lui fino al compimento della maggiore età. I 18mila euro stanziati basteranno solo fino alla fine dell’anno. Il neo sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato ha commentato al Corriere del Veneto: “In Italia abbiamo un welfare che funziona, ma l’autostrada, per Comuni come il nostro, è un’arma a doppio taglio. Fa bene alle imprese ma non alle casse comunali, perché nelle due aree di servizio che si trovano nel nostro territorio comunale vengono abbandonati oltre al ragazzino, (vicenda tristissima), anche veicoli a cui vengono tolte le targhe, che poi tocca a noi smaltire, e animali di diversa taglia di cui poi ci dobbiamo prendere cura. Un salasso per il nostro bilancio che deve fare i conti anche con i rincari energetici”.



Uno sfogo amaro al quale però si associa anche una nota positiva derivante da questa triste vicenda del ragazzino abbandonato: “La buona volontà del ragazzino che desidera lavorare per potere avere i soldi da mandare alla famiglia. Ma ci sarà tutto un iter da seguire e abbiamo cercato di farglielo capire grazie all’aiuto di un mediatore madrelingua. Non deve essere facile per lui essere qui, da solo”. Il giovane adesso ‘costa’ 150 euro al giorno, “e saremo molto presto costretti a chiedere contributi a Regione e Stato, anche se vorremmo in realtà trovare delle soluzioni alternative che al momento non ci sono”, ha chiosato il sindaco.