A Storie Italiane la vicenda di Claudia, una donna a cui l’ex marito gli ha sottratto da tre settimane il loro figlio di 7 mesi, lasciando in Italia e scappando negli Stati Uniti. “Sono 3 settimane e sono sconfortata – racconta la donna in diretta televisiva – riesco a vederlo pochi minuti al giorno in videochiamata, è straziante, il papà lo accarezza e lo tocca ma a me manca tantissimo, sto soffrendo terribilmente non lo auguro a nessuno”. La signora Claudia ha proseguito: “Ho paura che dimentichi il mio volto, la mia voce, i fratellini, questi pochi minuti non sono sufficienti, è una cosa assurda e abominevole”.
La mamma non sa dove si trovi suo figlio: “Durante le chiamate il bimbo è sempre chiuso in macchina o in qualche alloggio, il papà è sempre molto attento a non lasciare indizi e a non far scoprire il posto”. Ma come mai è accaduta questa terribile vicenda? La signora Claudia ha spiegato: “Lui ha preso questa decisione perchè il 5 agosto l’ho lasciato, abbiamo chiuso il nostro rapporto quindi ha messo subito in atto il suo piano b, in altre occasioni mi ha sempre detto di avere un piano di riserva. Quando ha visto che non ero più completamente succube di lui si è organizzato immediatamente con il suo piano B”.
BIMBO DI 7 MESI RAPITO DAL PAPA’ NEGLI USA: “SE NON ME LO FACESSE VEDERE…”
E ancora: “Se non mi lasciasse vedere nostro figlio via WhatsApp sarebbe un vero e proprio rapimento non più sottrazione di minore. Con me non c’è mai stata violenza domestica ma psicologica”, ha puntualizzato. In collegamento anche nonna Luciana, mamma di Claudia, che ha spiegato: “E’ una cosa allucinante, terribile, bruttissima, ho seguito il servizio su Medjugorje (mandato in onda poco prima da Storie Italiane ndr) e mi affido alla Madonna, fa in modo che torni al più presto, siamo in attesa giorno dopo giorno, speriamo che la Madonna faccia qualche miracolo”.
“Io scrivo messaggi ogni mattina vorrei riabbracciarlo questo bimbo, era presente in casa mia, con mia figlia viviamo quasi nello stesso appartamento, prima lo stringevo e adesso niente, abbraccio l’aria, non si può andare avanti così, ogni giorno è interminabile, ogni campanello, ogni suono corriamo a vedere se arriva qualcuno con qualche bella notizia ma purtroppo finisce tutto così”.
BIMBO DI 7 MESI RAPITO DAL PAPA’ NEGLI USA: “CASO DI SOTTRAZIONE PIU’ GRAVE”
Il caso di Claudia e del suo figlio di 7 mesi è seguito dall’avvocato Grassani, che ha puntualizzato: “E’ il caso di sottrazione più grave che ho mai curato, le leggi ci sono e ieri il ministro della giustizia mi ha comunicato che ha trasmesso gli atti a Washington, ma non sappiamo dove si trova, è il grande dramma di questa vicenda”.
“Le nostre autorità sono state straordinarie ora gli Usa devono essere collaborativi, c’è la convenzione dell’Aia ma sappiamo che quando i bimbi si portano negli altri continenti è molto difficile. Il bimbo è stato rapito – ha aggiunto – ma avendo il passaporto americano non ci sono stati controlli, il padre se ne è andato con uno stratagemma e un inganno ma non sappiamo dove si trova, gli Stati Uniti hanno 51 stati, come si fa a trovarlo, non sappiamo se sia da qualche parente”.