Si attende la valutazione dell’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, dopo la segnalazione di alcuni rari casi di miocardite a seguito della somministrazione dei cosiddetti vaccini a mRna: è questo quanto emerge a seguito dell’ultimo meeting da parte degli esperti dell’ente europeo, secondo cui i casi di cui sopra sarebbero al vaglio da parte del PRAC, il Comitato di Farmacovigilanza istituito in seno alla stessa Agenzia. “L’Ema è a conoscenza di casi di miocardite e di pericardite, segnalati a seguito della somministrazione di Comirnaty*, ovvero il nome del vaccino sviluppato da Pfizer.



Ma cos’è esattamente una miocardite e che negli episodi che ora saranno valutati dagli esperti dell’EMA hanno visto anche tra gli effetti un gonfiore al viso nelle persone con filler dermici (che potrebbe essere incluso come effetto collaterale)? In sostanza si tratta di una infiammazione a carico del muscolo cardiaco e che, in generale, si associa a delle infezioni virali, batteriche o fungine distruggendo le cellule muscolari delle sue pareti; in molti casi la miocardite è una malattia che si risolve in una guarigione completa senza ‘tare’ a carico del cuore ma in altri si assiste a una compromissione della funzione cardiaca e conseguente scompenso cronico a livello cardiocircolatorio. Insomma, una infiammazione di non poco conto e che va tenuta sotto controllo, soprattutto nel caso in cui si dovessero registrare nuovi casi.



CASI DI MIOCARDITE DOPO VACCINO PFIZER: ATTESO REPORT DEL’EMA

Infatti il suddetto report spiega che il possibile legame con i vaccini a mRna al momento è solo un’ipotesi e infatti dall’Agenzia si precisa che “non vi sono ancora indicazioni che questi casi siano dovuti al vaccino”. Tuttavia mai come in questi casi la precauzione è d’obbligo e, in un momento storico in cui è fondamentale vaccinarsi e allo stesso tempo la sfiducia verso l’immunizzazione di massa soprattutto nelle fasce culturalmente più deboli della popolazione aumenta, si attende la valutazione che farà il PRAC che dal canto suo ha chiesto dei chiarimenti all’azienda produttrice tra cui anche un’analisi degli eventi in relazione all’età e al sesso.

Le richieste del comitato di esperti sono state fatte non solo verso Pfizer ma anche Moderna, entrambe produttrici dei vaccini a mRna, affinché si premurino di monitorare altri casi simili con i loro prodotti. In attesa di novità da parte dell’EMA (che per adesso sottolinea solo come vi sia la “ragionevole possibilità di associazione causale tra il vaccino Comirnaty* e i suddetti casi di gonfiore al viso”, continua invece il monitoraggio anche sui casi di coaguli del sangue legati a livelli bassi di piastrine al fine di rilevare una eventuale correlazione tra le rare forme di trombosi di cui si è parlato negli ultimi due mesi e i vaccini prodotti da AstraZeneca e Johnson & Johnson.