La miopia fra i bimbi è un problema forse più grave di quanto previsto. Più di un bimbo/adolescente su tre, precisamente il 36%, soffre infatti di miopia, e nel giro del 2050, se questa tendenza dovesse continuare su questo trend negativo, saranno più di 740 milioni i bimbi, ragazzini miopi. Lo scrive l’agenzia Ansa citando uno studio pubblicato sul British Journal of Ophthalmology, realizzato dall’università cinese Sun Yat-Sen. Ad essere maggiormente esposte alla miopia sono le bambine, soprattutto quelle che vivono nell’Asia orientale o nelle aree urbane ed inoltre è emerso che dal 1990 al 2023 la miopia è aumentata di più di tre volte dal 1990 al 2023, passando dal 24 per cento fino all’attuale 36.



Ad essere maggiormente colpiti sono gli adolescenti, che sono quelli più esposti agli schermi, a cominciare dagli smartphone, con ben il 54% di ragazzi con questa patologia agli occhi nel periodo 2020-2023. Secondo quanto emerge dallo studio, il trend maggiormente negativo si registra comunque fra i bambini, che in numeri assoluti sono quasi raddoppiati rispetto agli adolescenti, ed inoltre, il livello di istruzione sembra un fatto determinante nella patologia, inteso come fattore di rischio nel 46% dei casi.



MIOPIA, COSA POTREBBE SUCCEDERE NEL 2050

Entro il 2050, quindi, 4 bimbi/adolescenti su dieci saranno miopi, per una crescita di 140 milioni di casi rispetto al 2030. Le donne saranno miopi al 42 per cento entro quella data contro il 37,5 per cento degli uomini, ed inoltre per il 52,5% si tratterà di adolescenti (13-19enni) e per il 27,5 per cento di bimbi (dai 6 ai 12 anni).

Gli esperti si dicono convinti che fra le cause che hanno scatenato la miopia negli ultimi anni in Asia vi è senza dubbio la pandemia di covid, che ha contribuito a far restare più in casa la gente, a cominciare dai ragazzini, che non sapendo cosa fare hanno iniziato a passare svariate ore davanti al telefono, al computer o alla televisione, ovviamente dispositivi che non fanno bene agli occhi, soprattutto se si inizia ad usarli in età molto giovani.