Fra i tanti ospiti presenti ieri sera presso il programma di Rete Quattro, Zona Bianca, anche Agostino Miozzo, attuale collaboratore del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, e fino a poco tempo fa coordinatore del CTS, il comitato tecnico scientifico. Miozzo, insieme ai suoi colleghi, ha dovuto affrontare il periodo più duro della pandemia di covid, quello dei mesi di febbraio, marzo ed aprile, quando tutto il mondo era impreparato a contenere un virus mondiale.



Numerosi furono gli errori messi in atto, tutti dettati dall’inesperienza e dall’incapacità di reagire celermente a quanto stesse accadendo, fra cui anche errori di comunicazione: “Devo dire e lo dico ricordando l’inizio di questa grande tragedia – sono le parole di Miozzo parlando con Giuseppe Brindisi, il conduttore di Zona Bianca – che nessuno di noi era preparato a comunicare i problemi di questa tragedia, le incertezze di questa grande pandemia, non eravamo preparati a comunicarli attraverso i social media, i social ci sono sfuggiti di mano, nessuno li ha controllati”.



MIOZZO: “IN DUE TRE GIORNI MOLTA GENTE SI E’ LAUREATA SU GOOGLE”

Quindi Miozzo, che recentemente aveva proposto di reclutare degli influencer per diffondere la vaccinazione, ha proseguito, puntando il dito proprio nei confronti di coloro che si informano attraverso il web di problemi prettamente scientifici, quindi non ‘fai da te’: “Abbiamo comunicato anche non benissimo attraverso le reti tradizionali attraverso i metodi di comunicazione tradizionali, ma i social media sono stati proprio quell’ambiente – ha spiegato il consulente di Bianchi – quell’isola assolutamente inesplorata da parte nostra e questo ha generato appunto le lauree del professor Google, del professor Facebook, le lauree gratuite a cui molti hanno fatto riferimento”.



Quindi Agostino Miozzo ha concluso il suo intervento spiegando: “Tanta gente si è laureata in medicina in due/tre giorni di studi su Facebook, internet, Google o quello che volete quindi purtroppo dobbiamo confrontarsi adesso con questa drammatica incapacità di comunicare che ha superato la comunicazione tradizionale”. Dichiarazioni a cui è davvero difficile dare torto.