Secondo quanto riferito da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, occorrerà attendere ancora, dunque, per osservare i primi risultati dei vaccini sul nostro vivere quotidiano, anche se gli ostacoli potrebbero non essere pochi. Come riferito dall’edizione odierna del “Messaggero”, Giampiero Pirro, responsabile comunicazione della Fimmg, ha spiegato che i medici di base partiranno con massimo 10 dosi per studio, quelle che si possono estrarre da una fiala di Moderna, per la vaccinazione degli anziani ultra-ottantenni”. Ecco dunque che negli studi dei 4.216 medici di famiglia del Lazio arriveranno solo poche fiale di Moderna. Un impedimento che in qualche modo dovrà essere aggirato, anche se non tutto è così negativo in questo periodo: Clalit HMO, la più importante organizzazione di servizi sanitari israeliani, ha reso noto che a due settimane di distanza dall’inoculazione del vaccino, si riscontra una notevole diminuzione dei casi di positività. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

MIOZZO: “NORMALITÀ FORSE IN ESTATE”

Secondo Agostino Miozzo, coordinatore del CTS, il Comitato Tecnico Scientifico, in Italia si tornerà a respirare durante la prossima primavera. Previsioni tutto sommato ottimistiche rilasciate ai microfoni del programma di Rai Radio 2, I Lunatici: “Se la campagna vaccinale funziona come auspichiamo, inizieremo a vederne i risultati verso la fine della primavera”. La priorità resta far calare in maniera importante il numero dei decessi: “Per prima cosa abbattiamo il numero delle vittime – ha continuato Miozzo – che continua ad essere drammatico. Abbattere il numero delle vittime significa alleggerire la pressione terribile che abbiamo sulla struttura sanitaria del nostro Paese”.

Quindi il coordinatore del Cts ha ribadito: “Se mettiamo in sicurezza gli anziani sopra gli 80, gli anziani dai 60 in su, quelli che lavorano nel mondo della scuola, dei servizi e della sicurezza, se mettiamo in sicurezza tutte queste persone, se la campagna vaccinale va come deve andare, io credo che verso la fine della primavera, l’inizio dell’estate, possiamo tentare di cominciare a respirare, anche se mantenendo la rigorosa osservazione di certi criteri di protezione. La mascherina ancora per un po’ ce la dobbiamo tenere addosso. Io sono convinto che potremo arrivare ad una estate quasi normale se tutte queste variabili saranno variabili controllabili“.

MIOZZO: “VACCINI? SERVONO 100 MILIONI DI DOSI”

Sui numeri che sembrano in calo o comunque assestati verso una cifra senza dubbio più bassa rispetto ai dati di un paio di settimane fa, Miozzo spiega: “Apparentemente la curva sembra essersi arrestata, sembra scendere, però potrebbe essere la ragione delle operazioni fatte durante questo inverno, delle restrizioni pesanti e dure che abbiamo imposto agli italiani. Probabilmente questo è l’effetto di queste restrizioni, che come è ben noto si dimostrano nei dati due o tre settimane dopo”. Secondo il coordinatore del Cts questa situazione “Non ci deve lasciare tranquilli”. Sul vaccino: “Abbiamo davanti la più importante campagna di sanità pubblica della storia del nostro Paese, servono centinaia di milioni di dosi, considerando che dobbiamo fare due dosi per ogni vaccinato. Più numerosi sono i vaccini disponibili validati dalle agenzie competenti, più saremo tranquilli. Più sono i vaccini a disposizione più saremo tranquilli“. Infine il pensiero sulla riapertura delle scuole, con Miozzo che è sempre stato un aperto sostenitore della didattica in presenza, ovviamente, in sicurezza: “La scuola è una priorità come l’economia, perché la scuola è parte dell’economia, investendo nella formazione investiamo nell’economia, la formazione sarà l’economia di domani, se continuiamo questo abbandono della formazione in presenza avremo gente che faticherà ad immettersi nel mercato del lavoro. Quando impareremo a considerare la scuola una vera e assoluta priorità del nostro Paese, allora forse avremo fatto un salto di qualità come molti altri Paesi anche dell’Unione Europea hanno già fatto da tempo“.