“L’uomo che ha lasciato la felpa della Protezione Civile per la più istituzionale giacca”: così Myrta Merlino ha presentato quest’oggi Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ospite a “L’Aria che tira” su La7 per parlare della riapertura delle scuole e delle norme di sicurezza che dovranno essere messe in pratica. E il 67enne medico e dirigente originario di Camposampiero, nel corso della sua ospitata, ha avuto modo pure di tornare su quello che a suo tempo fu il suo addio al CTS con la decisione improvvisa di lasciare, comunicata al premier.
Parlando con la padrona di casa, Miozzo ha innanzitutto precisato in merito alla presunta voglia di mollare il Comitato a causa delle continue polemiche scoppiate a mezzo stampa e a volte create da alcuni colleghi. “Da capo non ho avuto voglia di mollare: devo dire che quando ho deciso di lasciare il CTS ho scritto al Presidente del Consiglio” ha aggiunto Miozzo, spiegando che tuttavia i problemi e le polemiche scaturite da articoli di giornale “fanno parte del CV di chi gestisce le emergenze, e questo non mi ha mai creato mai problemi quando lavoravo”.
MIOZZO A L’ARIA CHE TIRA: “LE POLEMICHE? FANNO PARTE DEL MIO CV”
Tornando invece sull’argomento del giorno, ovvero il rientro di milioni di alunni tra i banchi di scuola e le misure di sicurezza, Miozzo ha ribadito quello che è il vero problema al di là dei protocolli da attuare all’interno degli istituti, ovvero l’annoso tema del trasporto pubblico e degli assembramenti sulla flotta dei mezzi di tante città italiane. La ‘mission’ è riaprire il più possibile e sulle foto dei suddetti assembramenti che la Merlino gli mostra, il coordinatore del CTS rileva come si tratti di questioni già sollevate in passato.
“Per certi versi queste foto sono inevitabili: abbiamo dato indicazioni già lo scorso anno tentando di immaginare di ridurre al 50%” ha detto, ribadendo che le suddette indicazioni non erano certo idee estemporanee o legate a fantasie né tanto meno al desiderio di protagonismo di alcuni scienziati. “Ci rendevamo conto che quelle indicazioni sarebbe stato difficile trasformarle in delle realtà nel complicato mondo dei trasporti” ha poi concluso Miozzo che, come ha ricordato la conduttrice, è uno dei principali esponenti del fronte che vede nella riapertura a prescindere delle scuole una priorità assoluta.