Agostino Miozzo, attuale consulente del ministro dell’istruzione Bianchi, è stato ospite in collegamento con il programma di Rai Tre, Agorà, ed ha difeso ovviamente il ritorno delle lezioni in presenza spiegando: “Andare al ristorante è una libera scelta mentre la scuola è un obbligo, un diritto costituzionale, quindi questa idea della scuola dove le regioni decidono… non è un problema avere il 70%, il 75% il 50%, saranno i dirigenti didattici a dover decidere qual è il criterio più opportuno al momento, ma che si debba tornare a scuola e ridurre la didattica a distanza dovrebbe essere un principio fondamentale di questo paese”.
La conduttrice, Luisella Costamagna, fa quindi notare come nella scuola sia cambiato ben poco da un anno a questa parte, ma Miozzo, ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, sembra pensarla diversamente: “Tutte le questioni sono state declinate dal Cts ad aprile 2020 e proposte al mondo della politica. Ad aprile avevamo aperto un vaso di pandora, una realtà scassata, devastata. Le classi pollaio? La soluzione non è semplice, così come è facile dire che c’è casino nelle metro, duplicarle è un problema. Ad aprile abbiamo evidenziato i problemi da risolvere e secondo me è cambiato molto ad un anno di distanza, non è vero che non è successo nulla, il territorio ha fatto tante cose, i dirigenti hanno fatto tante cose, i prefetti hanno fatto un lavoro straordinario, e in molto parti del territorio i problemi sono stati risolti, rimangono ancora realtà critiche da affrontare ma a me piacerebbe una narrazione non così devastante e negativa della scuola”.
MIOZZO: “VACCINAZIONI SCUOLA? NON SI E’ SBAGLIATO…”
Quindi Miozzo ha aggiunto: “La scuola è tornata ad essere al centro del dibattito politico, un anno fa nessuno si preoccupava. Dobbiamo risolvere dei problemi, e quando dico che la situazione è sconfortante lo dico immaginando cosa succede in alcuni territori dove ad esempio viene lasciata libertà ai genitori se andare a scuola o meno, visto che in quelle parti il 90% ragazzi è a casa”. Miozzo ha parlato anche dell’importanza del tempo pieno per certi bambini: “Tempo pieno vuol dire mensa e vuol dire per migliaia di ragazzini l’unico pasto completo serio, laddove ci sono molti ragazzi che sono sotto i livelli nutrizionali”. Sulle vaccinazioni al personale scolastico prima scattate e poi interrotte: “Non credo che abbiamo sbagliato, quando si è deciso di vaccinarli eravamo in una condizione in cui le scuole erano chiuse, in quel periodo aveva un senso. Poi ci son state le crisi vaccinali e quindi si è deciso di favorire le categorie ad altissimo rischio, ma non è stato fatto un errore. 500mila vaccini al dì? Sono ottimista perchè la macchina è stata messa in moto se le forniture continueranno ad essere garantite, e sono ottimista sul fatto che prima dell’estate potremo avere un livello di copertura importante”. Quindi Miozzo aggiunge e conclude: “Ci vogliono controlli, sanzioni e penalizzazioni per chi non si comporta correttamente, questo è uno degli aspetti più importanti. Coprifuoco? Non vorrei entrare nell’arena della discussione, le decisioni sono politiche, vengono prese e devono essere rispettate se no devono essere sanzionate altrimenti il sistema salta”.