Un miracolo di Papa Luciani ha salvato Candela Giarda, 21 anni, da morte certa. Lo rivela la stessa ragazza, di nazionalità argentina, ai microfoni del settimanale “Oggi”, in edicola da giovedì 21 ottobre. In particolare, la giovane ha asserito di non ricordare nulla della malattia, quella encefalopatia infiammatoria acuta che la colpì quando aveva soli undici anni. La sua guarigione, che da un punto di vista medico e scientifico ha davvero dell’incredibile, avvenne il 23 luglio 2011 a Buenos Aires e condurrà nel corso della prossima primavera alla beatificazione di Giovanni Paolo I.



A quest’ultimo si era rivolta Roxana Sousa, la mamma di Candela, insieme a padre José Dabusti, sacerdote della parrocchia dell’ospedale della capitale dell’Argentina, dove la piccola era ricoverata e in fin di vita. La ragazza, oggi studentessa universitaria, ha sottolineato: “Mi hanno parlato tanto di Luciani e vorrei conoscere un po’ di più la sua storia. Il mio futuro? Vorrei lavorare occupandomi degli animali e viaggiare. Mi piacerebbe vedere com’è il mondo al di fuori del mio Paese”.



MIRACOLO DI PAPA LUCIANI: LA TESTIMONIANZA DELLA MAMMA DI CANDELA GIARDA

La storia di Candela Giarda è stata documentata a “Oggi” proprio dalla signora Roxana, che ha rammentato che, in quella drammatica serata del 22 luglio 2011, quando i medici le dissero che sua figlia sarebbe morta nel giro di poche ore, lei si aggrappò con forza alla Fede e con padre Dabusti imposero assieme le mani sul corpo della piccolissima Candela, chiedendo l’intercessione di Papa Luciani e pregando per il miracolo della guarigione. Incredibilmente e con sommo stupore da parte dell’équipe medica del nosocomio del Paese sudamericano, l’indomani il quadro clinico della bambina mutò radicalmente.

“I miracoli esistono e io l’ho sperimentato con Candela – ha rivelato mamma Roxana, che ha confessato di non sapere neppure chi fosse Giovanni Paolo I –. Quella sera, quando Candela stava per morire, non so perché ho invocato l’intercessione di Luciani: è stata come un’ispirazione. Mi è venuto alla mente il suo volto e ho deciso di pregare per chiedergli un miracolo”.