IL SANGUE DI SAN GENNARO NON SI È ANCORA SCIOLTO: NIENTE MIRACOLO A NAPOLI (PER ORA)

Alle ore 10.03 il sangue di San Gennaro non si è ancora sciolto e perciò il “miracolo” a Napoli non si può dire concluso: nel terzo e ultimo giorno del 2024 per la liquefazione del sangue nell’ampolla del Santo Patrono partenopeo, la cerimonia in diretta tv e video streaming dalla Cattedrale di Napoli non ha visto l’esito sperato dalla popolazione dei fedeli. Niente prodigio, niente ampolla con la liquefazione del sangue di San Gennaro, nonostante i ari tentativi canonici operati dall’abate di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio.



Il liquido “misterioso” all’interno dell’ampolla è rimasto duro con il grumo di sangue solido che tra le 10 e le 10.07 non si è sciolto come ad esempio nelle prime due volte dell’anno, a maggio e il 19 settembre: l’attesa di Napoli permane dato che il sangue può sciogliersi anche durante l’intera giornata, rimanendo l’ampolla esposta da tradizione fino a sera. Lo scorso anno, ma anche nel 2022, è già successo che la liquefazione avvenisse con effetto ritardato. Nel frattempo, la cittadinanza inizia a leggervi un mancato “buon auspicio” e in effetti nell’omelia lo stesso abate ha ricordato la forte tribolazione internazionale del momento, tra violenze, soprusi e guerre fratricide.



SI ATTENDE OGGI IL TERZO MIRACOLO DI SAN GENNARO DEL 2024: INFO DIRETTA E VIDEO STREAMING DA NAPOLI

Si rinnova oggi 16 dicembre, 2024 per la terza volta dell’anno 2024, la cerimonia per il “Miracolo di San Gennaro, l’attesa liquefazione-scioglimento del sangue raccolto nella sacra ampolla all’interno della reale Cappella del Tesoro del Santo Patrono, nel Duomo di Napoli. La Santa Messa e la conseguente cerimonia di esibizione dell’ampolla a centinaia di fedeli si ripete oggi, Festa del Patrocinio di San Gennaro, dopo le precedenti a maggio e la più recente festa di San Gennaro lo scorso 19 settembre 2024.



L’iter per seguire da “remoto” al possibile nuovo “Miracolo del Sangue” è sempre il medesimo: il sito ufficiale di Canale 21, oltre a garantire la diretta tv, consente il collegamento video streaming per seguire ogni momento della celebrazione: è inoltre disponibile il canale video streaming per la diretta su YouTube della Diocesi di Napoli, oltre ai canali social della Cappella di San Gennaro e della stessa Chiesa partenopea. A presiedere il Miracolo di San Gennaro è come da tradizione l’arcivescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia, che alle 9.45 circa si recherà nella Cappella del Tesoro, assieme all’Abate del Duomo mons. De Gregorio, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. A quel punto l’apertura della cassaforte e la presentazione dell’ampolla da cui si dovrebbe verificare lo scioglimento o meno del Sangue di San Gennaro (una volta portata l’ampolla sull’altare maggiore).

COS’È IL MIRACOLO DEL SANGUE DI SAN GENNARO E PERCHÈ NON È UNA VERA LIQUEFAZIONE

All’inizio della Santa Messa prevista oggi 16 dicembre 2024 è atteso il momento tanto agognato dai fedeli napoletani (e non solo): dopo averla estratta, l’arcivescovo scuoterà l’ampolla del “Miracolo di San Gennaro” con movimenti bruschi e cadenzati, tramandati dalla tradizione del Duomo di Napoli. Dopo qualche minuto, la sostanza che è all’interno del contenitore più grande due due posti sotto vetro può iniziare a mostrare lo stato del liquido. Se passa da solido a sostanza liquefatta, viene annunciato lo scioglimento del sangue, altrimenti il Miracolo viene “rimandato” alle prossime date previste.

A livello scientifico, dietro la complessa ricostruzione del “Miracolo di San Gennaro”, non si dovrebbe parlare di liquefazione o scioglimento bensì di fusione, ovvero il passaggio del sangue da solido a liquido senza la presenza di solventi o sostanze facilitatrici. Secondo la tradizione, il Miracolo di San Gennaro prende origine dal sangue raccolto del corpo del Santo Patrono di Napoli dopo il martirio avvenuto il 19 settembre 302 nella Solfatara di Pozzuoli. In particolare, il sangue oggi contenuto nell’ampolla sarebbe direttamente proveniente dall’opera di alcune donne devote presenti al momento della decapitazione dell’allora vescovo di Benevento. Il Concilio Vaticano II e anche il Vaticano più di recente, hanno assunto forme prudenti davanti alle manifestazioni popolari di venerazione come quella di San Gennaro: lo scioglimento del sangue resta un fatto misterioso e “prodigioso”, ma in termini canonici non viene definito “miracolo” dalla Chiesa Cattolica, non impegnando dunque tutti i fedeli a credere “per forza” al fenomeno. Così come la venerazione per San Gennaro e dello scioglimento del sangue viene consentita ma non riconosciuta appieno.

MIRACOLO SAN GENNARO, LE DATE PER LA GRANDE TRADIZIONE (E COME È NATA)

Come già anticipavamo, restano tre le date che ogni anno vedono la Chiesa di Napoli coinvolta dalla grande venerazione per il “Miracolo di San Gennaro”, di cui oggi è solo l’ultima della tradizione: in primis si celebra la tentata liquefazione ogni sabato precedente la prima domenica di maggio, in ricordo della prima traslazione delle reliquie del Patrono dalla Chiesa di Pozzuoli fino all Duomo di Napoli. È infatti proprio dopo le rituali preghiere che avvenne il presunto “primo miracolo” di San Gennaro.

La seconda data è quella del 19 settembre, giorno del martirio del giovane vescovo di Benevento (accusato di proselitismi per la sua testimonianza cristiana al popolo): il terzo e ultimo momento è invece previsto per oggi, 16 dicembre, nel giorno della festa patronale di San Gennaro ma anche in memoria della storica eruzione del Vesuvio nel 1631 quando, riportano le cronache dell’epoca, il sangue si sciolse e il magma del vulcano si fermò poco prima di invadere la città evitando miracolosamente una strage immane. Ad occuparsi di tutti i passaggi e del pieno rispetto della tradizione per il Miracolo di San Gennaro è preziosa l’opera della Deputazione di San Gennaro, un organismo laico che da oltre 5 secoli promuove il culto e custodisce le reliquie del Santo Patrono di Napoli. Presieduta dal sindaco, la Deputazione vede la collaborazione di clero e autorità civili-politiche della Città partenopea: al netto delle tradizioni e dell’effettivo “scioglimento”, è sempre importante mantenere lo sguardo fisso sulla fede e non sui “fenomeni”, pur miracolosi che siano. Come ha spiegato di recente monsignor De Gregorio, proprio durante l’ultima (positiva) liquefazione del sangue a settembre, il rischio è sempre che tale celebrazione diventi un “feticcio”, mentre la festa di San Gennaro «è esclusivamente in virtù di quello che celebriamo: la morte in croce di Gesù. Chiediamo al martire San Gennaro che la sua testimonianza di vita, fino al sangue, ci tuteli e ci incoraggi».