40 anni dopo il suo inizio, il caso di Mirella Gregori, come quello di Emanuela Orlandi, è ancora un giallo inestricabile. Che fine ha fatto la 15enne scomparsa il 7 maggio 1983, poco più di un mese prima della sparizione della cittadina vaticana? La domanda arroventa il cuore e la mente della famiglia da decenni, mordendo le cronache, di tanto in tanto, sulla scia del mistero Orlandi. E da tempo, proprio sull’essere trattato come “secondario” e quasi dimenticato, il caso di Mirella Gregori per i suoi cari sembra quasi una storia liquidata da istituzioni e inquirenti come “di serie B”, relegato a mero contorno e trattato, come dichiarato dall’avvocato Nicodemo Gentile a Chi l’ha visto? poche ore fa, come “enigma minore” pur in costanza di elementi che ricalcano il perimetro di una cronaca da prima pagina.



La scomparsa di Mirella Gregori ha un legame con Emanuela Orlandi? Ancora oggi, a questo interrogativo neppure la famiglia sa rispondere. Troppo tempo perso, secondo la sorella Antonietta, nelle fasi iniziali d’indagine che avrebbero potuto consegnare al giallo un epilogo diverso e, forse, positivo. Negli studi di Federica Sciarelli, l’avvocato Gentile ha sottolineato alcuni aspetti della vicenda ripercorrendone le tappe salienti finora intrappolate nella veste del cold case. Secondo il legale, ci sono ancora delle piste da percorrere e seguire per arrivare alla verità, non ultima l’istituzione della commissione parlamentare di inchiesta che potrebbe portare a galla elementi finora sommersi.



Scomparsa di Mirella Gregori, le parole dell’avvocato Nicodemo Gentile

L’avvocato Nicodemo Gentile è tornato sul caso di Mirella Gregori durante la puntata di Chi l’ha visto? in onda il 12 luglio, spiegando che ci sono ancora “piste da seguire” per arrivare alla verità e che ci sono diversi soggetti, gravitanti intorno alla vita della ragazza nel 1983, il cui profilo sarebbe da vagliare. Le parole del legale, in studio con la sorella Antonietta Gregori e il nipote di Mirella, hanno riportato in testa la questione commissione parlamentare d’inchiesta su cui incombe l’ombra di un nulla di fatto.



Il rischio che le istituzioni non si occupino del caso Gregori, così come di quello di Emanuela Orlandi, è concreto e lo stesso Pietro Orlandi ha ribadito la necessità che i lavori partano il prima possibile per cercare la soluzione dei due gialli. “Nel caso di Mirella – ha dichiarato Gentile ai microfoni del programma di Rai 3 – ci sono molti elementi particolarmente strani, ma la sua storia, purtroppo, è stata sempre la storia di un enigma minore perché l’indagine è partita piano, lenta, ci sono però ancora piste da seguire. Ne siamo convintissimi e ci auguriamo che a breve possa partire questa commissione parlamentare. Non farla partire non sarebbe un oltraggio alle famiglie, ma all’Italia intera. 40 anni sono tantissimi, ma non sono moltissimi per ostacolare la verità“.