Mirella Gregori e Emanuela Orlandi sono scomparse nel 1983 e non sono mai state ritrovate. Due gialli sconvolgenti che hanno in comune diversi elementi come l’età (15 anni), l’epoca della sparizione e il luogo (Roma), ma che potrebbero avere anche un legame più profondo in seno ai misteri del Vaticano. La sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta, intervistata da Vanity Fair ha ricalcato il suo punto di vista sul cold case toccando anche il tema di una foto della sorella ritratta con Giovanni Paolo II, uno scatto che suscitò parecchia attenzione e che lei non escluderebbe poter celare un “indizio” su cosa sia davvero successo alla giovane.



Mirella Gregori uscì di casa in un pomeriggio di maggio e non vi fece più ritorno. Un enigma iniziato un mese prima della scomparsa di Emanuela Orlandi e da allora al centro di interrogativi mai risolti. La sorella Maria Antonietta Gregori, oggi 57enne, sottolinea l’assenza di risposte nitide alle tante domande che la famiglia si è posta nel corso di tutti questi anni. Mirella Gregori “forse rapita e uccisa lo stesso giorno“, ha dichiarato la donna, o “magari ancora in vita“. Nelle trame del caso, una sola certezza: ancora oggi non si sa che fine abbia fatto Mirella Gregori, così come Emanuela Orlandi.



Mirella Gregori, la sorella: “Quella foto del Papa Wojtyla forse un indizio…”

Nell’intervista rilasciata a Vanity Fair, la sorella di Mirella Gregori ha parlato della misteriosa scomparsa della 15enne e di tutte quelle ipotesi ancora oggi nell’alveo delle possibilità. La giovane, sparita nel maggio 1983, per la famiglia potrebbe essere ancora viva anche se, ammette Maria Antonietta Gregori, la speranza, dopo 40 anni, inevitabilemente cede terreno. Oggi che il caso di Emanuela Orlandi è tornato alla ribalta attraverso la diffusione della serie Vatican Girl su Netflix, la storia di Mirella Gregori, per tanti versi così simile e anch’essa preda di inquietanti dubbi irrisolti, appare ancora una volta sullo sfondo. L’attenzione mediatica riservata ai due gialli è diversa, meno concentrata sulla vicenda che interessò la 15enne romana scomparsa prima della cittadina del Vaticano.



Maria Antonietta Gregori si sarebbe detta “preparata” alla “poca importanza” riservata al caso della sorella e ha commentato c0sì l’ipotesi che tra i gialli delle due ragazze si insinui un legame: “Potrebbe anche esserci, magari quella foto del Papa Wojtyła è un indizio (…). Ma da qui a vederci dei nessi tra le due storie ce ne vuole. Magari la pista è tutt’altra (…)“. La sorella di Mirella Gregori ha citato poi una delle piste: “Allora si parlava ancora della tratta delle bianche, un traffico criminale di donne da avviare alla prostituzione in Paesi stranieri“.

La scomparsa di Mirella Gregori

Mirella Gregori sparì il 7 maggio 1983. Dopo aver risposto al citofono, sarebbe uscita di casa dicendo di dover parlare con un amico per qualche minuto. Fu l’ultima volta prima dell’inizio del giallo. L’amico in questione, contattato dalla famiglia, avrebbe negato di aver avuto un incontro con la 15enne, aprendo così a una sconvolgente serie di domande senza risposta. Il 22 giugno successivo, la scomparsa di Emanuela Orlandi nella stessa città. Della 15enne cittadina vaticana si persero le tracce 45 giorni dopo la sparizione di Mirella Gregori, e nessuna delle due è stata ritrovata.

Papa Giovanni Paolo II, nell’Angelus del 28 agosto 1983, lanciò un appello affinché le due giovani fossero liberate da “coloro che dicono di trattenere quegli esseri innocenti e indifesi“. Qualche giorno più tardi, il fidanzato della sorella di Mirella Gregori avrebbe risposto a una strana telefonata ricevuta presso il bar di famiglia, una chiamata nella quale qualcuno avrebbe elencato gli indumenti indossati dalla minorenne al momento della scomparsa. Tra le maglie del mistero, la rivelazione sull’ipotesi che Mirella Gregori fosse stata scelta quale vittima di rapimento nel corso di un’udienza papale a cui partecipò con la sua scuola. Come spiega Chi l’ha visto?, si sarebbe poi scoperto che la foto del Papa e della 15enne sarebbe stata esposta a lungo presso la bacheca dell’Osservatore Romano, all’interno del Vaticano.