Miriam Leone è tra gli ospiti della puntata odierna di Che tempo che fa insieme a Valerio Mastandrea. I due sono i protagonisti del nuovo film dei fratelli Manetti “Diabolik”, che arriverà al cinema dal 16 dicembre. L’attrice siciliana ha recentemente ammesso in una intervista a Vanity Fair di vivere la vita che da tempo desiderava, sebbene abbia ancora tanti sogni da realizzare. Lo scorso anno si è sposata in gran segreto con Paolo Corullo, un uomo che ha ben poco a che vedere con il mondo dello spettacolo. Lei stessa ha ammesso di proteggerlo dai riflettori, proprio perché vorrebbe una quotidianità normale.



“Il mio più grande sogno è l’equilibrio. Le cose belle della vita vanno mantenute, custodite”, ha detto. Allo stesso tempo, tuttavia, per natura è sempre alla ricerca di nuove sfaccettature. Se pensa di aver capito qualcosa di lei o del mondo, alla fine scopre che non ha capito nulla. Questi sono spunti meravigliosi, altrimenti è noioso vivere. Il lavoro che fa, in tal senso, la aiuta, dato che la mette ogni volta nei panni di qualcuno di diverso. Il suo più grande difetto, però, è l’insicurezza. “Ho sempre paura di fallire”. È molto severa con se stessa. La metafora migliore per raccontare Miriam Leone è la Sicilia, la terra in cui è nata, dove può sognare e guardare in avanti. La casa dei suoi genitori affaccia quasi sullo stretto e ogni tanto si vede la Calabria. Ci sono giorni in cui la vedi e altri meno.



Miriam Leone: il rapporto con la nonna e con la sua terra

Miriam Leone ha un rapporto profondo con la Sicilia, la sua terra. A tenerla legata ad essa è stata in particolare sua nonna, che adesso non c’è più. “Parlo spesso con lei”, ha ammesso a Vanity Fair. Proprio attraverso il confronto con le donne conterranee ha capito che negli ultimi tempi le cose sono cambiate molto. In passato l’unico modo per realizzarsi era il matrimonio. “Mi diceva che non mi sarei mai sposata perché non pulivo bene”, ha raccontato. Adesso, invece, è tutto diverso: in tante hanno lottato per ottenere i diritti odierni. E lei si è unita alla fine proprio con un siciliano. “Non ne avevo mai frequentato uno prima di Paolo, neanche quando vivevo in Sicilia”.



L’attrice è felice di averlo scelto (anche se non ha voluto rivelare i motivi) e non si sente in dovere di nulla. Non rimpiange molto il periodo prima del matrimonio, dato che si è sposata all’età di trentasei anni e fino ad allora aveva vissuto da sola, completamente libera. Un lato del suo carattere che l’ha caratterizzata fin da piccola e che mantiene tuttora. “Quando ero bambina scrivevo e mettevo in scena spettacoli. Tutto questo lo facevo per me, non per il pubblico”. Anche nel lavoro di oggi, ciò si ripercuote. I suoi personaggi non devono mai essere ad esempio la figlia di, la mamma di o la moglie di. È un personaggio a sé e non deve essere accostata a un uomo per esistere, ma deve essere importante. Questa è stata una delle sue fortune.