Miriam Leone è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Verissimo”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin e andata in onda nel pomeriggio di oggi, sabato 12 novembre 2022. L’attrice ha parlato prima di tutto della sua infanzia: Una parte di me voleva fare questo lavoro, quando ero bambina, ma arrivando dalla provincia mi sembrava un sogno troppo grande e troppo lontano. Non me ne rendo conto ancora adesso: per me è semplicemente il mio lavoro, è quello che amo fare. Poi incontro la gente per strada e mi rendo conto che piace anche agli altri quello che faccio”.



Quando Miriam Leone nacque, sua madre aveva appena 19 anni d’età e il suo uomo era il suo professore a scuola: Per me mamma e papà sono un modello importante, la famiglia è un qualcosa di fondamentale. Loro mi avevano assolutamente sconsigliato di intraprendere questa strada, in quanto temevano che avrei sofferto. Invece, ora sono felicissimi. Mia nonna Angela? Era il mio ‘ulivo’, era fortissima”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Miriam Leone ospite di Verissimo

Miriam Leone torna al cinema con il nuovo film Diabolik dei fratelli Mainetti, ma anche “War – La guerra desiderata” di Gianni Zanasi. Due film importanti e a cui l’attrice, ex Miss Italia, tiene davvero tanto come ha raccontato ai microfoni de La Repubblica soffermandosi proprio sul film “War – La guerra desiderata”: “è un film importante per me. Mi interessava lavorare con Gianni, mettermi alla prova in un film d’autore, che venisse scritto e riscritto ogni giorno, è successo anche sul set. E mi interessava la domanda che pone: come reagiscono le persone trovandosi davanti alla propria fine? A un macroconflitto? I conflitti interiori esplodono insieme a quello esteriore, e in questo mondo di rabbia e violenza questa figura femminile salva il suo Paese, non in modo dolcestilnovistico, salva nell’azione, mentre la parte maschile ha una fragilità, una debolezza, una mascolinità tossica che sfocia nella violenza. Una sorta di Artemide nella foresta, che agisce anche a costo di un sacrificio che riguarda suo padre”.



L’attrice è orgogliosamente italiana e non nasconde che l’importante del cinema italiana meriterebbe maggiore attenzione: “dentro ogni progetto ci sono tante persone e anime che lavorano, siamo una troupe, si diventa una sorta di famiglia quando si gira”.

Miriam Leone: “Social? E’ un amore ricambiato”

Attrice di grande successo, oggi Miriam Leone può permettersi di scegliere i film a cui partecipare: “ho fatto una lunga gavetta. Oggi scelgo in base all’istinto, il personaggio ti risuona dentro. Mi piace raccontare storie di donne libere, di donne oggetto che sono volute diventare soggetto. Ho fatto ruoli sempre forti, mai funzionali rispetto al maschio. Oggi voglio storie di donne che abbiano una identità e non siano appendice di un uomo. Ho detto tanti no, mi riconosco questo coraggio: voglio vivere appieno la vita e il mestiere”. Tra tutti i progetti a cui ha lavorato ce ne sono diversi a cui è molto legata tra cui: “una serie come Non uccidere mi ha insegnato tanto, come si lavora sul set anche dal punto di vista tecnico. L’aspetto industriale del set e un ruolo importante. Ogni volta mi chiedo se sono in grado, mi metto alla prova, faccio salti nel buio. E’ vero che bisogna avere il coraggio di provare cose nuove”.

Infine impossibile non parlare dei social dove è una delle attrici più seguite: “è un amore ricambiato. Lo sento l’affetto del pubblico, è una cosa che rispetto e cerco di restituire. Il mio profilo social lo gestisco da sola, nessuno lo ha mai fatto per me, quando ho qualcosa da dire lo dico, ma sto anche in silenzio. Mi esprimo su varie piattaforme, faccio cose diverse, non snobbo nessun mezzo di comunicazione che ti permette di condividere. E a volte cerco di sostenere le cause in cui credo come la lotta delle donne iraniane”.