Nella giornata di oggi sono state fermate due giovani donne ritenute colpevoli di aver travolto ed ucciso l’italiana Miriam Segato mentre erano in monopattino. L’incidente choc che ha causato la morte della 31enne era avvenuto lo scorso 14 giugno nella zona pedonale lungo la Senna, a Parigi. Le due donne fermate sarebbero entrambe infermiere 25enni: una si trovava a Noisy Le Grand e l’altra a Villiers sur Marne, alla periferia di Parigi.
Come spiega Corriere della Sera che ne dà notizia, le due donne dovranno difendersi dall’accusa di “omicidio colposo commesso da conducente di autoveicolo aggravato dall’incidente mortale” nonché di fuga dopo l’incidente. Stando alle prime informazioni, le due infermiere la sera dell’incidente erano ubriache. Dopo aver provocato la caduta di Miriam in seguito alla quale avrebbe battuto la testa entrando in coma, le 25enni non si sarebbero fermate per prestarle soccorso. Miriam sarebbe poi morta nella notte tra il 16 ed il 17 giugno presso l’ospedale Pitié Salpêtrière di Parigi. Nella giornata di oggi saranno sottoposte ad interrogatorio.
MIRIAM SEGATO, TRAVOLTA E UCCISA DA MONOPATTINO A PARIGI: 2 RAGAZZE FERMATE
Miriam Segato era responsabile del ristorante italiano Oenesteria di rue Grégoire de Tours, nel quartiere di Saint-Germain des Près quando il 14 giugno scorso si trovava lungo la Senna a passeggiare con una amica. Le due ragazze 25enne oggi fermate si trovavano sullo stesso monopattino quando hanno travolto Miriam senza poi fermarsi dopo l’incidente. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, inoltre, qualcuno avrebbe approfittato della situazione per rubare alcuni effetti personali della ragazza. Ad assistere alla scena, anche alcuni agenti che erano di pattuglia lungo la Senna e che sono sbarcati per soccorrere l’Italiana la quale, dopo aver battuto la testa sarebbe entrata in arresto cardiaco. Gli agenti erano riusciti a praticarle subito le manovre di emergenza facendole riprendere il battito e stabilizzandola fino al trasporto in ospedale. Una volta giunta però, i sanitari sin da subito hanno sottolineato la situazione disperata: due giorni dopo Miriam è deceduta.