Miriana Trevisan insegue ogni giorno una gioia. Questo perché resta la ragazzina di Non è la Rai, anche se la vita le ha riservato delle brutte sorprese. «È un delitto sentirsi giovani a 50 anni?», chiede la soubrette reduce dall’esperienza al Grande Fratello Vip. Ma restare giovani non vuol dire non maturare. «Ho fatto errori, come tutti. Ci sono probabilmente cose che non rifarei. E oggi sono anche più selettiva nelle scelte», racconta al Corriere della Sera. Un errore commesso di recente riguarda Matteo Salvini. Rivela, infatti, di non essere stata carina nei confronti del leader della Lega. «Ho detto di lui cose che non penso. Ecco vorrei chiedergli scusa». Il riferimento è alla confessione di Salvini, il quale disse di avere in camera da giovane un poster di Miriana Trevisan. «Non sono stata carina. Vorrei dirgli che mi dispiace, ero fomentata in quel periodo. Sono orgogliosa invece, ha buon gusto evidentemente. E mi piacerebbe incontrarlo, del resto è una persona frontale, diretta. Un po’ come me. Questo al di là dei giudizi politici».
A proposito del suo successo, Miriana Trevisan ammette di aver combattuto per non subirlo. «Sono stata sopraffatta dalle critiche di tante donne che però alla fine mi hanno stimolata». Ma per tanto tempo ha avuto un cruccio, quello di non essersi diplomata, quindi di non aver completato gli studi. Con il lavoro, però, ha aiutato economicamente la sua famiglia. «Era modesta, il mio papà lavorava alla stamperia della Banca d’Italia. E gli dicevo sempre: ma tutti quei soldi che ti passano davanti, che effetto ti fanno?». Dai suoi genitori però ha imparato la cultura del rispetto per il lavoro. Ad esempio, per studiare danza lavorava per permettersi la scuola.
“QUANDO SEI FUORI NESSUNO SI RICORDA DI TE”
Il primo acquisto fatto con i soldi guadagnati è stato un televisore. «A casa ne avevamo uno soltanto e non volevo dividerlo con mia sorella», svela Miriana Trevisan al Corriere della Sera. Ma comprò anche una bici per recarsi negli studi Rai, prima di passare al motorino. «Poi, certo, ho aiutato la mia famiglia che ha vissuto il momento di massima notorietà, a differenza mia, con un certo disagio. Al punto che fingevano di non essere miei parenti». A proposito dei suoi mentori, racconta di non aver parlato direttamente con Gianni Boncompagni. «C’erano le sue assistenti a dirci cosa dovevamo fare. Dopo anni l’ho rivisto e mi ha detto: “Eri brava, ma molto timida”».
Invece con Mike Buongiorno c’era un bel feeling, dovuto anche al fatto che il conduttore conosceva alla perfezione i tempi televisivi. «Non eravamo in diretta ma studiava anche i miei respiri. La prima volta nello studio mi chiarì: “Non sei una valletta ma la mia assistente”». Definisce Corrado «un uomo galante, attento e gentile», mentre di Vianello ricorda l’ironia e la passione per il cioccolato. Grandi personalità quella con cui ha lavorato Miriana Trevisan, prima di ritirarsi dal mondo dello spettacolo. «Ho dato priorità ad altre cose, ho sentito la necessità di stare un po’ da sola e come succede un po’ a tutti gli artisti: quando sei fuori nessuno si ricorda più di te. Un percorso che ho voluto e che mi ha resa anche più forte. Quando è nato mio figlio Nicola ho desiderato fare la mamma e basta».
“SOLEIL? UNA PARTE DI LEI MI PIACE. PAGO…”
Poi il ritorno con il Grande Fratello Vip, con la ferita aperta per la morte del padre e la malattia da cui veniva fuori dopo essere finita al tappeto. «Ho visto la morte in faccia. Soffrivo da tempo, come tutte le donne della mia famiglia di endometriosi. Non mi controllavo nonostante perdessi molto sangue. Non volevo guardare in faccia alla realtà. Dopo un po’ ho scoperto di avere un cancro all’utero». Un’esperienza devastante, dal punto di vista fisico e mentale, per Miriana Trevisan. «In quel momento mi sono vergognata della malattia e non ne ho parlato con nessuno». La soubrette spiega che una volta guarita ha compreso l’importanza della condivisione. «Io ho creduto davvero di morire». La sua rinascita è iniziata proprio al Grande Fratello Vip, un’esperienza forte nella quale ritiene di aver giocato fino ad un certo punto.
«Sono stata offesa tante volte, ho subito l’aggressività verbale di Katia Ricciarelli e Giacomo Urtis che giudicavano le mie esperienze e le relazioni nella casa». Dunque, torna alla carica contro la soprano: «Mi ha umiliata come donna e non glielo perdono». Anche con Solei Sorge aveva un rapporto difficile, ma non la mette sullo stesso piano: «C’è sempre stata una parte di lei che mi piace: è schietta, diretta». Ora è tempo di valutazioni dal punto di vista professionale: ha ricevuto qualche proposta, ma valuta anche di scrivere un libro sulla sua vita. Infine, sulla fine dell’amore con l’ex marito Pago: «È un mio punto di riferimento sempre. Come dice saggiamente nostro figlio Nicola siamo fratelli».