Mirko Frezza è il protagonista della prossima puntata di “Che ci faccio qui“, il programma di interviste condotto da Domenico Iannacone su Rai3. “Che ci faccio qui” è una domanda che tanti di noi si sono fatti almeno una volta nella vita. Una domanda che guida le nostre scelte e a volte può condurci verso strade e scelte che mai avremmo pensato di vivere. E’ il caso di Mirko Frezza, un uomo che dopo una vita passata a trasgredire le regole ha deciso di cambiare. Una piccola grande rivoluzione quella apportata da Mirko alla sua vita, che ha deciso di ricominciare lasciandosi il passato alle spalle. La storia di Mirko assomiglia a quella di tanti ragazzi cresciuti tra i soprusi e l’illegalità esistenti nelle periferie romane.



Mirko Frezza: “aiutare gli altri fa bene!”

Mirko Frezza, dentro la periferia” è il titolo della puntata di “Che ci faccio qui” in onda giovedì 30 maggio alle ore 20.30 su Rai3.  E’ la storia di un uomo la cui vita sembrava già scritta: figlio di pregiudicato, comincia molto presto a spacciare droga finendo poco dopo in carcere. Dopo otto anni galera però si chiede “che ci faccio qui” e scatta dentro di sé il desiderio di una vita lontana dai casini e dagli impicci. Ad aiutarlo e stargli accanto in questo percorso di rinascita ci sono la moglie e figli. Frezza decide così di impegnarsi in prima persona diventando presidente del quartiere aiutando i ragazzi caduti nelle rete della criminalità. Per farlo crea un centro raccolta di vivere da donare alle persone più bisognose, riattiva una scuola oramai abbandonata e si dedica alle persone che vivono in condizioni disastrose. Una nuova vita che lo porta alla consapevolezza che “aiutare gli altri fa bene a loro ma anche a te stesso”. Comincia così il cammino di Mirko che alle telecamere di Iannaccone ha rivelato: “Io ho sempre pensato di morire giovane”.



Mirko Frezza attore e non solo

Il cattivo più adorabile del cinema ha ripreso in mano la sua vita rivoluzionandola in tutto. “Io ho sempre pensato di morire giovane e se non morivo giovane pensavo almeno di morire in galera. Era scritto per me” racconta a Domenico Iannaccone nel programma “Che ci faccio qui”, ma oggi quei pensieri non ci sono più. Gli anni del carcere sono solo un brutto ricordo, visto che Mirko oggi lavora non solo come attore, ma si occupa anche personalmente del Comitato e l’Associazione Casale Caletto che si dedica a sostenere le persone più bisognose del suo quartiere.

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