Il governo britannico equipara la misoginia all’estremismo islamico e all’estrema destra: la ministra dell’Interno Yvette Cooper ha ordinato una revisione della strategia contro l’estremismo per affrontare con urgenza le lacune. Il timore è che le attuali linee guida siano troppo limitate, quindi si vuole correre ai ripari mettendo sullo stesso piano la violenza contro le donne agli estremismi.



Ne parla il Telegraph, rettificando quanto aveva precedentemente dichiarato, cioè che il governo intendeva trattare la misoginia estrema come terrorismo, «ma non era corretto», perché il governo britannico «ha ordinato una rapida revisione dell’estremismo, che includerà la misoginia estrema, per informare una nuova strategia contro l’estremismo».



Fatta questa doverosa precisazione, si può entrare nel merito del piano del governo Uk, che potrebbe ritrovarsi a combattere la radicalizzazione dei giovani uomini online come quella degli estremisti islamici. Ciò potrebbe significare che gli insegnanti saranno obbligati per legge a segnalare gli alunni che sospettano di misoginia estrema a Prevent, il programma antiterrorismo del governo.

ESTREMISMO E MISOGINIA: IL PIANO BRITANNICO

Sono diversi gli estremismi che preoccupano il governo britannico: dall’estremismo islamico a quello di estrema destra, per i diritti degli animali, ambientale e legato all’Irlanda del Nord. Ma c’è una categoria anche per gli “incel“, abbreviazione del termine “celibe involontario“, che fa riferimento a una sottocultura maschile che include sentimenti violenti verso le donne come risultato del sentirsi rifiutati.



Il timore dei funzionari britannici è che questa categoria non comprenda altre forme di misoginia estrema, da qui l’idea di procedere con una revisione. Quindi, in base al piano di Cooper, gli insegnanti, gli operatori sanitari e i dipendenti pubblici avrebbero l’obbligo legale di fare riferimento al programma Prevent se ritengono che qualcuno possa radicalizzarsi. Chi viene segnalato a Prevent viene poi valutato dall’autorità locale e dalla polizia per verificare se va de-radicalizzato.

VIOLENZA CONTRO LE DONNE, UNA “EPIDEMIA DI REATI”

Questa svolta arriva dopo che il commissario della polizia metropolitana Mark Rowley ha sollecitato a trattare la violenza contro le donne dovrebbe come una minaccia alla sicurezza nazionale. Anche il Consiglio nazionale dei capi di polizia (NPCC) ha chiesto che venga rivista la strategia per affrontare quella che viene considerata un’emergenza: lo ha fatto il mese scorso a margine della pubblicazione di un importante rapporto sulla violenza contro le donne.

Nel mirino finiscono anche alcuni influencer: ad esempio, Andrew Tate è stato accusato radicalizzare i ragazzi verso la misoginia estrema in un modo «piuttosto terrificante». Del resto, lui stesso si è autoproclamato misogino. Maggie Blyth, responsabile dell’NPCC per la violenza contro le donne, ha dichiarato che gli uomini e ragazzi rischiano di essere radicalizzati proprio come fanno i terroristi con i loro seguaci.

MISOGINI COME ESTREMISTI?

La revisione richiesta dalla ministra britannica sarà completata in autunno e sarà la base di una nuova strategia contro l’estremismo che intende lanciare a partire dall’anno prossimo. Quindi, i funzionari analizzeranno le ideologie emergenti che si stanno diffondendo e valuteranno eventuali lacune nel sistema attuale che rischiano di lasciare il Regno Unito esposto a minacce che promuovono la violenza o minano la democrazia.