Niente patrocinio, miss Italia e la sua celebre festa in piazza a Corato non ha visto la partecipazione di alcun componente della giunta e dell’amministrazione comunale. Il paese in provincia di Bari ha ospitato la nota manifestazione del concorso di bellezza alla quale però non ha partecipato né il sindaco, né consiglieri vari. Questo perché il Comune ha negato il patrocinio alla manifestazione locale, giudicata “maschilista” e ispirata a una concezione “consumistica” della bellezza femminile.
La rassegna si è svolta domenica 26 giugno ma, come spiega Coratolive.it, nella giuria non era presente alcun rappresentante istituzionale e neppure alcun componente dell’amministrazione comunale. Per la prima volta, infatti, il Comune ha deciso di non dare il proprio patrocinio all’evento. La motivazione si è scoperta dopo una domanda del consigliere di opposizione Vito Bovino al sindaco di centrosinistra, Nicola De Benedittis, che ha spiegato di non aver voluto concedere tale patrocinio per ragioni ideologiche e culturali.
La spiegazione del sindaco
Dopo aver negato il patrocinio alla manifestazione di Miss Italia a Corato, il sindaco Nicola De Benedittis ha spiegato: “Abbiamo fatto una riflessione sul corpo delle donne e sul concetto di bellezza. Riteniamo che quella idea di bellezza propinata dal concorso Miss Italia sia molto discutibile, molto relativa e molto riduttiva perché quei canoni sono alquanto riconducibili a una visione maschilista e consumistica della bellezza e del corpo delle donne”. Ha poi proseguito con una dura critica al sistema nel quale è inserita la manifestazione di bellezza: “Sappiamo che dentro il sistema economico consumistico la declinazione maschilista sui corpi delle donne prevale e noi a questo con fermezza e serenità diciamo di no”.
Antonio Garofano, presidente dell’ASD Wellness che ha organizzato l’evento, si è schierato contro le parole del sindaco: “È una decisione che ci ha lasciato spiazzati. Non nascondo delusione poiché non è stato riconosciuto l’autentico valore della manifestazione. Durante la rassegna è stato dato spazio alla bellezza e all’eleganza ma anche a messaggi importanti come una riflessione sul femminicidio, il problema dei disturbi alimentari, e l’ambizione delle donne di fare carriera negli ambiti più disparati”.