Miss Keta appare in pubblico senza maschera, lo scatto in metro che fa il giro del webMiss Keta
senza maschera. La cantante milanese ha basato il proprio successo sul mistero. Di lei si sa pochissimo e questo per sua scelta. Miss Keta cela il suo volto dietro una maschera e ad essere sconosciuto è il suo nome anche se alcuni sostengono si chiami Monica mentre altri ipotizzano si chiami Laura. La prima volta che Myss Keta utilizza una mascherina a coprirle il volto è nel video di Burqa di Gucci (2014), insieme ad un paio di occhiali da sole. Il look le garantisce l’anonimato e la mascherina diventa un tratto distintivo del suo personaggio. In un’intervista a Vogue aveva spiegato: “L’identità nascosta, ma soprattutto la maschera che la occulta, sono elementi molto affascinanti e ricchi di significato”.
L’agenzia di stampa Dire ha però divulgato in esclusiva la foto di una ragazza bionda seduta in metropolitana. Guardandola bene in molti hanno notato una somiglianza proprio con Miss Keta. La cantante non ha commentato la pubblicazione di questa foto, anche se i suoi fan su Twitter sembrerebbero credere che si tratti proprio di lei. L’artista milanese si trovava in compagnia di Miuccia, amica ritenuta inseparabile con la quale frequenterebbe il collettivo e Porta Venezia. Se la ragazza bionda fotografata sia realmente la performer milanese non è possibile saperlo senza che l’entourage o lei stessa dia conferma, ma i fan appassionati sono pronti a giurare che frangetta e décolleté siano prove sufficienti.
Senza maschera. Ecco lo scatto di #MYSSKETA a volto scoperto in metro?https://t.co/4XvNIkAfuO
— Diregiovani.it (@Diregiovani) May 15, 2019
Miss Keta ospite del Pride a Milano: “Oggi è importante avere una legge che…”
Miss Keta
si è esibita in occasione del Pride di Milano. La cantante si è fatta ambasciatrice in questi anni di un sessualità libera e consapevole, che celebra l’amore in ogni sua forma. In un’intervista a Fanpage, l’artista aveva rivelato come il DDL Zan fosse necessario in una società civile: “Secondo me un passaggio fondamentale è avere una legge che tuteli la comunità LGBTQ+. La società e la cultura possono fare molte cose, ma purtroppo finché non c’è una legge che tuteli effettivamente le persone il messaggio non passa in maniera forte. La cosa più necessaria oggi è il ddl Zan. Sarebbe anche necessario anche un cambio di mentalità, far sparire un certo pensiero gretto e retrogrado, ma per quello penso che una bacchetta magica non basti (ride, ndr) forse un miracolo”.
Miss Keta si è sempre schierata dalla parte dei più deboli e indifesi e lo ha fatto anche questa volta. L’artista combatte per l’uguaglianza e sulla questione dell’identità di genere dice: “Me lo chiedo anche io onestamente: da una parte sta avanzando un pensiero più libero, che mette in discussione un mondo binario e va in direzione del femminismo intersezionale. Dal punto di vista intellettuale quindi si sta andando avanti, ma dall’altra parte si alzano muri: vedo ancora politici che sbraitano per le famiglie cosiddette arcobaleno, una specie di ultimo avamposto medievale. È un mondo complesso, dove convivono realtà molto differenti: siamo schiacciati tra un ritorno al passato e la spinta al futuro, forse senza vivere pienamente il presente. La comunità Lgbtq+ è sempre più consapevole, ma vedo anche la volontà di barricarsi nelle proprie convinzioni, una mentalità figlia di una certa politica”.