Miss Marx, una pellicola storica premiata con 3 David di Donatello nel 2021
Questa sera – venerdì 1 settembre – alle ore 21:40 su Rai 3, andrà in onda il film storico del 2020, Miss Marx, distribuito da 01 Distribution e prodotto da Vivo Film, Tarantula, Rai Cinema. Miss Marx ha vinto 3 Premi David di Donatello 2021 per la miglior colonna sonora, miglior produttore e miglior costumista, con l’aggiunta del Premio Nastro d’Argento nello stesso anno. La regia è di Susanna Nicchiarelli, tra i suoi film più recente che ha diretto ricordiamo: Rapito, Chiara e Nico. La regista e sceneggiatrice romana nel 2018 ha vinto 1 David di Donatello per la migliore sceneggiatura per Nico. Nel 2023 le è stato conferito ai Nastri d’Argento il Premio come migliore sceneggiatura per Rapito.
Nel cast del film Miss Marx è presente anche Romola Garai; L’attrice prima di indossare i panni della protagonista nella pellicola, ha diretto per la prima volta Amulet, film presentato al Sundance 2020. I suoi film più recenti come interprete sono: One Life, The Critic e Suffragette. Il protagonista maschile della pellicola è invece l’attore inglese Patrick Kennedy. Tra gli ultimi progetti a cui ha preso parte sono da annoverare: Mr Holmes – Il mistero del caso irrisolto, The November Man e War Horse. Tornando al film, Miss Marx non ha avuto un riscontro in termini di vendite pari alle aspettative e all’investimento iniziale. Per la realizzazione della pellicola infatti, sono stati spesi circa 5 milioni di dollari; il botteghino ha invece dato come responso poco più di 600 mila dollari.
Miss Marx, la trama del film con protagonista Eleanor Marx: in onda questa sera alle 21:40 su Rai 3
Miss Marx racconta la storia di Eleanor Marx, chiamata da tutti affettuosamente “Tussy”. La ragazza è la terza figlia del filosofo Karl Marx. È molto diversa dalle sue sorelle, è intelligente, sovversiva e colta. Dopo la morte del padre spetta a lei portare avanti la sua eredità, d’altronde non poteva essere diversamente; Jenny, una delle sue sorelle muore poco prima del genitore e Laura si trasferisce in Francia. È tra le prime donne dell’Ottocento ad abbracciare i temi del socialismo e del femminismo. La sua indole combattiva le permetterà di tenere vivo il pensiero paterno. La ragazza abbraccia molte cause, si batte per i diritti dei lavoratori, per l’abolizione del lavoro minorile, per riconoscere anche alle donne le pari opportunità riservate fin a quel momento agli uomini nell’ambito dell’istruzione, ma soprattutto lotta per il suffragio universale.
Nella vita privata Eleanor non è determinata come nel portare avanti le sue battaglie. Nel 1883 conosce Edward Aveling, un commediografo bello e affascinante ma anche egoista, fedifrago e spendaccione. Quest’uomo rovinerà l’esistenza della donna. Comincia a giocare e per pagare i suoi debiti spende l’eredità che Friedrich Engels ha lasciato a Eleanor. Con il suo comportamento, non si rende conto di consumare la sua esistenza per mere velleità, trascinando con sé anche la sua compagna, la quale pur consapevole di ciò che le sta accadendo non è in grado di riscattare la sua felicità. Nel 1898 si concretizza un tragico epilogo; Eleanor, persa ogni vitalità, si lascia andare e per tirarsi su diventa dipendente dell’oppio che la porterà a morire suicida.