Chi è Miss Swirl, la influencer che soffre di tricollomania

Miss Swirl è una modella e consulente di immagine per donne senza peli in quanto affetta da una patologia: la tricollomania. E’ stata proprio Sara Meucci, questo il suo vero nome, a raccontare dalle pagine di huffingtonpost.it la sua malattia: “non ho perso i capelli e le ciglia. Li ho strappati, li ho tolti io dal mio corpo. E per tantissimi anni non sono riuscita ad accettare la persona che ero diventata per mano mia. Sono affetta da un disturbo chiamato tricollomania”. La grandezza di Miss sta nell’aver reagito trasformando una “difficoltà” in qualcosa di costruttivo e con cui tramandare un messaggio di forza, positività e coraggio alle giovane generazioni. La sua forza è il suo coraggio, una luce che traspare da ogni scatto che la vede protagonista di diverse campagne. Una delicatezza disarmante associata ad una voglia di vivere. Sara scopre ad 11 anni di avere la tricollomania: inizia a strapparsi prima il ciglio e poi le sopracciglia. ”



“La tricollomania ha avuto due impatti sulla mia vita. Il primo devastante: ero convinta avesse fatto di me un ‘mostro’, perché così mi vedevo allo specchio. Se avessi potuto nascondere la testa sotto la sabbia l’avrei fatto. Ho avuto pensieri terribili nei miei confronti” – ha confessato dalle pagine di Huffingpost –  “poi, c’è stato un impatto diverso: nel crescere e nel combattere tutti questi sentimenti, che all’inizio un po’ coccolavo, mi son fatta due spalle gigantesche”.



Miss Swirl e la tricollomania: 12 anni e la rinascita con la terapia

Il percorso di Miss Swirl è durato 12 lunghi anni. Poi la terapia che l’ha aiutata a tirar fuori tutto il suo dolore. Oggi è una influencer con un seguito importante sui social oltre ad essere una modella e consulente di immagine per donne senza peli.

“Io non ho faccia. I lineamenti che la definiscono, li devo costruire tutte le mattine” – ha dichiarato, “I cappelli, le parrucche, il trucco, li chiamo gli accessori necessari. Mi fanno giocare con il mio corpo e il mio aspetto. A differenza di molte donne che hanno perso i capelli nel tempo, io non ho un’immagine di me felice con i capelli alla quale rifarmi. Per me non c’è un’immagine da recuperare. Quindi gioco. Ho truccato la faccia in qualsiasi modo possibile, senza che fosse Carnevale. Quando le persone ti vedono così colorata per strada non possono far altro che sorridere”.