A Miss Venice Beach, Martina Evatore di 20 anni, originaria di Padova, ha scelto di indossare una giacca mimetica, una maglietta nera, un paio di pantaloni larghi e le scarpe da tennis bianche. L’outfit indossato sul palco del concorso di bellezza è quello di quando è stata molestata. La ragazza ha indossato infatti quei vestiti proprio quando era arrivato il momento della serata di travestirsi dal proprio idolo: lei ha scelto se stessa. In Piazza Milano a Jesolo, la 20enne ha convinto così i giudici. “Non conta come ti vesti, non sei mai tu che te la sei andata a cercare. Se ti molestano, il problema è di chi ti guarda” è il messaggio che ha voluto lanciare Martina, come racconta al Corriere.



La ragazza ha scelto quegli abiti “Perché sono gli stessi che indossavo il 29 luglio 2019, a mezzanotte e cinque, quando sono stata aggredita”. Il fatto è accaduto “A Padova. Vivo nel quartiere Sacro Cuore, una zona tranquilla se non fosse per il sottopasso che porta alla stazione. Comunque quella sera stavo raggiungendo i miei amici per un compleanno. Ho visto che un uomo mi stava guardando, però l’ho evitato. Poi, quando stavo per arrivare, me lo sono trovato dietro”.



Miss Venice Beach, sul palco con gli abiti di quando è stata molestata

Da quel momento, l’inizio dell’incubo per Martina, che ricorda al Corriere: “Mi ha spinta contro un cancello. Ho realizzato che se rimanevo ferma sarei stata ancora di più in pericolo, mio padre mi ha insegnato a difendermi sempre. Così ho cominciato a tirare pugni e a scalciare mentre lui tentava di infilarmi le mani sotto la giacca, che era chiusa. Per fortuna delle auto si sono fermate per chiedere se fosse tutto a posto e lui è scappato. Quando sono arrivata a casa dei miei amici ero molto scossa, loro hanno provato a cercarlo con i motorini, ma si era già dileguato”. Il giorno dopo, la denuncia con la madre: “Ho fatto l’identikit, il mio aggressore avrà avuto 35- 40 anni. Non ne ho saputo più niente…”. Così Martina, che sa bene cosa si provi ad essere aggrediti, ha scelto di indossare i vestiti di quella sera sul palco di Miss Venice Beach.



La sua scelta è stata presa “Per dire a voce alta che non esiste un abbigliamento che incoraggia le molestie. Puoi indossare la minigonna o i pantaloni, come nel mio caso: la differenza la fa la mente dell’aggressore, è lui che ha dei problemi, non chi si veste in un modo piuttosto che in un altro“. Spesso la colpa delle violenze ricade sulle vittime. Lo sa bene Martina, che di recente è stata consigliata da un’amica di coprirsi di più. “Lo diceva per il mio bene, è stata molto affettuosa in realtà. Quel giorno indossavo un abito un po’ attillato e scollato e lei mi ha proposto di metterci sopra una maglietta almeno finché non arrivavo in centro. Vicino a casa tante volte i ragazzi ci fischiano dietro quando camminiamo. Ma credo che non sia colpa dell’abbigliamento, è un problema loro. Non esistono gesti o abiti incoraggianti, esistono solo uomini che si sentono autorizzati a molestarti senza motivo, perché si fanno i film nella loro testa” ha raccontato la giovane.