Il dispiegamento di missili Usa in Germania entro il 2026, annunciato durante il vertice Nato sta preoccupando i politici tedeschi, soprattutto in seguito alle dichiarazioni minacciose da parte di Putin che ha avvertito in merito ad una dura reazione nel caso l’ipotesi si realizzasse. Come anticipato dal quotidiano Frankfurter Allgemeine, la discussione nei prossimi giorni si intensificherà, soprattutto dopo che sei politici del partito Social Democratico SPD hanno annunciato una ferma opposizione a questa possibilità, scrivendo una lettera che invita tutti i membri a tornare sulle proprie posizioni e considerare di più una soluzione che includa il disarmo e la pace.
In particolare, l’ex leader del partito Norbert Walter-Borjans e l’ex esperto di politica estera Gernot Erler hanno avvertito in merito al rischio di poter diventare un “bersaglio della Russia”, che ha la capacità di mettere in campo anche armi nucleari per rispondere alla mossa della Nato, sostenendo di essere preoccupati per una futura escalation che potrebbe coinvolgere il paese in modo diretto.
Partito SPD contro il dispiegamento di missili Usa in Germania: “In caso di reazione della Russia rischiamo un attacco nucleare”
Alcuni membri del Partito Socialdemocratico hanno scelto di schierarsi apertamente contro il dispiegamento di missili Usa in Germania, una decisione che arriva dopo la crescente preoccupazione in merito ad una possibile escalation con la Russia, e soprattutto in seguito alle dichiarazioni di Putin sull’intenzione di rispondere al progetto Nato piazzando armi ai confini dell’Europa. I capigruppo SPD, autori della proposta su un netto cambiamento netto di opinione, hanno quindi avanzato l’ipotesi di tornare ad una soluzione pacifica che promuova negoziati sul disarmo, un progetto chiamato “Pace 2.0” che ora potrebbe essere approvato anche dagli altri politici del partito.
Il posizionamento di missili americani a lungo raggio in Germania è stato approvato in sede di vertice Nato a Washingto dal cancelliere Olaf Scholtz, che aveva sottolineato la necessità di questo piano come “Deterrente alle violazioni da parte di Mosca in merito ai trattati di disarmo“. Ora però i socialdemocratici avvertono in una lettera i vertici del governo sostenendo che questa decisione potrebbe contribuire ad innescare una reazione della Russia, sottolineando: “Il nostro paese densamente popolato potrebbe diventare il bersaglio di un primo attacco nucleare“.