LA CONFERMA DEL VATICANO, CARD. PAROLIN: “LA MISSIONE DI PACE SI FARÀ, SORPRENDE SMENTITA UCRAINA E RUSSIA”

L’articolo che trovate scritto qui di seguito è una ricostruzione accurata delle ultime 48 ore dopo le parole importanti di Papa Francesco sulla “missione in corso” per ottenere una pace concreta fra Ucraina e Russia. Nel tardo pomeriggio di oggi 3 maggio però è dal Vaticano che arriva testimonianza ufficiale che risponde nettamente alle smentite giunte ieri da Kiev e Mosca, per mano del Segretario di Stato Vaticano Card. Pietro Parolin. Intervenuto all’Università Lumsa per la presentazione di un libro LEV su don Tonino Bello, il Cardinale italiano sottolinea con forza: «Il Papa ha detto che ci sarà una missione che sarà annunciata nel momento in cui sarà pubblica e io ripeto le stesse espressioni che lui ha usato. Non entro nei particolari. Il Papa ha parlato in questi termini, lasciamo a lui di dare eventuali e ulteriori informazioni».



È ancora il Card. Parolin a rivolgersi direttamente a Ucraina e Russia che avevano smentito il tutto solo 24 ore prima: «sono sorpreso della reazione di Kiev e Mosca dal momento che a mia conoscenza, erano e sono a conoscenza entrambe le parti». A loro tempo verrà reso conto di tutti i dettagli di una missione che resta al momento ancora al “riparo” per ovvi motivi diplomatici: «Per quello che io so, sanno. Poi sapete com’è, in mezzo ai meandri della burocrazia può darsi che le comunicazioni non arrivino dove devono arrivare. Però le mie sono solo interpretazioni, io so che sono state informate le due parti», ribadisce il Segretario di Stato. «Trovare punti di accordo e mettere fine a questa strage che sta colpendo fortemente l’Ucraina ma che ha risvolti anche per la Russia non indifferenti», rileva ancora Parolin reiterando l’appello incessante di Papa Francesco. Il Cardinale, stretto collaboratore del Pontefice, conferma poi la presenza del metropolita Antonij, presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, all’udienza generale del Papa, anche se rileva «questo non c’entra nulla» con la missione di pace del Vaticano in quanto «rientra nelle comunicazioni normali che ci sono anche con i capi Dicastero della Curia Romana».



RUSSIA E UCRAINA SMENTISCONO LA MISSIONE DI PACE DEL VATICANO MA ESISTE: ECCO COSA SUCCEDE

Facendo un passo indietro, ha fatto il giro del mondo l’annuncio fatto due giorni fa da Papa Francesco di ritorno dal viaggio in Ungheria sulla presunta «missione di pace in corso» per far terminare la guerra in Ucraina, 434 giorni dopo l’invasione russa di quel triste 24 febbraio 2022: allo stesso modo, nella giornata del 2 maggio sono giunte da Kiev e da Mosca smentite ufficiali in merito alla missione di mediazione del Vaticano. Non sono dunque pochi oggi ad interrogarsi circa quelle parole usate da Papa Francesco, che ora riportiamo: «sono disposto a fare tutto quello che si deve fare per la pace in Ucraina […] adesso è in corso una missione, ma ancora non è pubblica. Vediamo come… Quando sarà pubblica la dirò».



Interpellato sui colloqui avuti in Ungheria con il metropolita Hilarion – ex ‘ministro degli Esteri’ del Patriarcato Ortodosso di Mosca – Papa Francesco ha poi aggiunto sempre in conferenza stampa in aereo: «In questo incontro non abbiamo parlato di Cappuccetto Rosso. Abbiamo parlato di tutte queste cose. Si parla di questo perché a tutti interessa la strada della pace». Interviene prima Kiev a smentire la mediazione della Chiesa: «L’Ucraina non è al corrente di alcuna mediazione del Vaticano per una soluzione della guerra con la Russia […] Il presidente Zelensky non ha dato alcun consenso ad una discussione di questo tipo per conto dell’Ucraina: se colloqui sono in corso, stanno avvenendo senza che noi ne siamo a conoscenza e senza la nostra benedizione». Stessa smentita arriva poi anche dalla Russia con il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: «Il Cremlino non è a conoscenza di una iniziativa di pace del Vaticano per mettere fine alla guerra in Ucraina». Le ultime ore sono state poi di assoluta tensione per la vicenda dei droni lanciati contro il Cremlino, con Mosca che accusa direttamente l’Ucraina la quale smentisce nettamente con Zelensky («Non abbiamo attaccato Putin o Mosca, combattiamo nel nostro territorio»): ma questo non toglie il “mistero” legato alle dichiarazioni di Papa Francesco, accusato da alcuni osservatori di avere lanciato una “boutade” su un tema molto spinoso come la mediazione e la tregua per la pace.

PROF. ZAMAGNI: “MISSIONE DI PACE DI PAPA FRANCESCO C’È, FRA TRE MESI I RISULTATI SE VA BENE”

Sono invece due le testimonianze giunte oggi (prima dell’intervento diretto del Cardinal Parolin, ndr) che riportano non solo della possibilità ma della certezza piena che la mediazione e missione di pace del Vaticano è in corso (come ha detto Papa Francesco). In primis, fonti dirette del Vaticano al “Corriere della Sera” raccontano che tutte le parti in contrasto sono informate da tempo del tentativo di mediazione della Chiesa Cattolica: «I “non sappiamo” arrivati ieri da Kiev e Mosca, piuttosto, mostrano tutta la difficoltà di un’impresa che quattordici mesi di conflitto hanno reso sempre più ardua: una soluzione diplomatica alla guerra iniziata con l’invasione russa. Chi doveva sapere, spiegano Oltretevere, era stato informato per tempo; le due parti ne erano al corrente e non l’hanno certo saputo dai giornali», riporta Gian Guivo Vecchi sul “Corriere della Sera”.

A livello pubblico la strategia messa in campo dal Vaticano è da tempo direzionato unicamente all’ottenimento di una tregua: «la pace si fa sempre aprendo canali, mai si può fare pace con la chiusura», continua a ripetere Papa Francesco prendendosi anche diverse critiche per la posizione di “equidistanza” tra Russia e Ucraina (che poi non è neanche così equa come viene fatto credere, tant’è che più volte Papa Francesco ha condannato l’atto di invasione e violenze perpetrate dall’esercito russo contro il popolo ucraino). Il Pontefice ha parlato di “missione” e “mediazione”, non di un piano di pace definito: per quello purtroppo serve ancora tempo, quello stesso tempo discusso oggi sul “Fatto Quotidiano” dal professore Stefano Zamagni, fino a un mese fa Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. «La missione del Papa c’è. Se va tra tre mesi si può vedere il risultato. Papa Francesco è al lavoro continuo sulla pace da oltre 8 mesi. Ma non c’è da meravigliarsi: è ovvio che sia il Cremlino che Kiev smentiscano perché non esiste ancora un documento ufficiale».