Nelle ultime immagini pubbliche diffuse dal regime nordcoreano, risalenti al 5 giugno scorso durante una riunione del Comitato permanente del Politburo, il dittatore Kim Jong-un appare dimagrito in modo evidente. Non si tratta di pettegolezzi, ma di uno dei pochi modi per sapere qualcosa del paese più chiuso del mondo: secondo gli osservatori più attenti, Kim avrebbe assunto 6 o 7 chili all’anno dalla sua salita al potere nel 2011, per un totale di 50 chili, ma adesso appare notevolmente dimagrito.
Questo, secondo l’agenzia NkNews, una delle massime fonti di analisi sulla Corea del Nord, confermerebbe le sue precarie condizioni di salute, di cui si parla ormai da tempo. Se questa perdita di peso, infatti, fosse dovuta a cattive condizioni di salute, la lotta per la successione potrebbe già essere in corso dietro le quinte. NkNews, poi, sarebbe venuta in possesso di alcuni documenti relativi all’ultimo congresso del Partito dei lavoratori non resi pubblici ufficialmente, in cui appare chiaro come si stia lavorando a una transizione in caso di morte di Kim o della sua incapacità a governare ancora il paese.
Secondo Francesco Sisci, sinologo ed ex corrispondente de La Stampa dalla Cina, “noi dall’esterno non sappiamo assolutamente nulla di quanto stia accadendo in Corea del Nord, ma ci sono dei segnali che qualcosa sta succedendo o sta per succedere. Il sistema politico del paese prevede una linea di discendenza precisa, quella della famiglia Kim, e l’unica persona che può prenderne il posto è la sorella Kim Yo-jong, o quantomeno tenere un periodo di reggenza in attesa che i due figli del dittatore abbiano l’età adeguata per governare”.
Fonti dell’agenzia NkNews parlano di documenti del Partito al potere in Corea del Nord in cui si prevedono modifiche al sistema governativo, cosa mai successa, in modo da introdurre una nuova figura, una sorta di vicepresidente. Si sta già preparando il periodo del dopo Kim Jong-un?
Sono voci che circolano da tempo, ne abbiamo parlato molte volte. Qualcosa è successo, cosa sia non lo sappiamo. Dennis Rodman, ex stella della Nba americana, che per anni ha avuto una particolarissima e unica amicizia con Kim Jong-un, non ha mai fatto alcun gesto che smentisse chiaramente le voci che correvano sulla sua morte.
In questa situazione di apparente vuoto di potere, cosa sappiamo di quello che accade ai vertici della Corea del Nord?
Non abbiamo visto un aumento verticale del potere della sorella, come invece si era pensato, ma abbiamo visto un aumento del controllo operato dalla Cina sulle questioni nordcoreane. Insieme al fatto che il nodo del mistero della sorte di Kim non sia mai stato sciolto. Sono questi i tre elementi di cui possiamo disporre. È comunque evidente che qualcosa di strano stia accadendo.
Ma è realistico dire che si stanno mettendo in campo preparativi per la sua sostituzione?
Ci sono elementi strani, che restano irrisolti. Dobbiamo tenere conto che quello nordcoreano è un regime sciamanico-monarchico, basato sulla divinità dei leader e sul fatto che la Costituzione stessa del paese stabilisce che il potere è nel sangue dei Kim.
Quindi solo i membri della sua famiglia possono governare. Ma l’unica della famiglia che potrebbe farlo è la sorella, giusto? Il fratello di Kim, infatti, è stato ucciso.
Sì, l’unica persona in grado di governare ufficialmente sarebbe, nel caso che qualcuno dichiari la morte di Kim, la sorella. L’unica in grado di avere una reggenza non può essere altri che lei, perché altrimenti si metterebbe in dubbio la linea di discendenza del potere.
Kim ha dei figli?
Ha due figli maschi, che potrebbero ereditare il potere, ma sono ancora piccoli, bisognerebbe aspettare una decina d’anni prima che possano esercitare il potere.
Alcuni giorni fa Kim ha ammesso la grave situazione interna del paese, colpito da una nuova carestia aggravata dal Covid, anche se questa emergenza sanitaria non viene ammessa. Che significa riconoscere di avere il problema dell’insufficienza di cibo?
Non è la prima volta che succede, di solito questi annunci servono solo a chiedere aiuti umanitari che a loro volta servono solo a ricevere soldi o anche riso, che poi viene venduto per finanziare gli apparati del partito. È un altro gioco delle tre carte, non siamo sicuri di niente, potrebbe essere solo un trucco.
In definitiva, cosa possiamo dire della situazione nordcoreana?
Le tre cose che dicevamo prima: la Cina conta di più di quanto non contasse un paio di anni fa; non abbiamo assistito ad alcun aumento del potere della sorella; nessuno sa in che condizioni sia Kim. Una situazione paradossale.
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