Il Miur si prepara a cambiare il Bonus “Carta Docente”. L’ipotesi al vaglio è di restringere la lista degli acquisti permessi col bonus di 500 euro riconosciuto ogni anno agli insegnanti per le spese di aggiornamento e formazione. Ci si è accorti infatti che il sistema non funziona: dai dati riguardanti l’uso fatto del bonus da parte dei docenti è emerso che le spese maggiori riguardano prodotti informatici, non corsi di formazione, come vorrebbe invece la ratio della misura. Per questo il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sta valutando di modificare il bonus. Non si vuole cancellare il bonus insegnanti, ma fare una revisione tale da incentivare l’uso per i corsi di formazione professionale. L’idea è di vincolare l’uso del Bonus “Carta Docente” ai soli corsi di formazione. Così il Miur eviterebbe anche le truffe che hanno visti protagonisti alcuni insegnanti, i quali sono riusciti ad aggirare la normativa acquistando materiali non presenti nella lista dei beni autorizzati, come Striscia la notizia ha mostrato peraltro in alcuni servizi.



MIUR CAMBIA CARTA DOCENTE? PERCHÈ BONUS INSEGNANTI NON FUNZIONA

Corsi di formazione e di libri di testo: a questo dovrebbe servire il Bonus “Carta Docente”. Lo riporta Money.it, secondo cui il Miur sta valutando di apportare queste modifiche. L’ipotesi meno accreditata è quella di cancellare il bonus per assorbirlo in busta paga, così da riconoscere aumenti di stipendio (si parlava di 18 euro netti in più) rispetto a quelli paventati nelle ultime settimane. Ma appunto al momento non è l’ipotesi favorita. Quel che è certo è che così com’è il Bonus “Carta Docente” non convince. Il problema è emerso dall’analisi dei dati della piattaforma Sofia, quella usata per l’incrocio tra domanda e offerta per la formazione dei docenti. Gli iscritti alla Carta del Docente sono 700mila, ma di questi solo 400mila si sono iscritti alla piattaforma Sofia per un corso di formazione. E poi c’è un sondaggio di qualche anno fa secondo cui il 77 per cento degli intervistati aveva dichiarato di aver usato una parte o tutto il Bonus “Carta Docente” per l’acquisto di tablet o pc, mentre solo il 7 per cento si era interessato a usarlo per un corso di formazione.

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